Il problema mamihlapinatapai?
Il problema mamihlapinatapai?
Nella lingua degli Yamana, la parola "mamihlapinatapai" è stata inserita nel libro del Guinness dei primati come la più concisa nel significato, infatti descrive niente meno che atto di «guardarsi reciprocamente negli occhi sperando che l'altra persona faccia qualcosa che entrambi desiderano ardentemente, ma che nessuno dei due vuole fare per primo» (fonte Wikipedia).
E' il problema di capire chi è gay. Questa situazione è sicuramente ben nota tra omosessuali non dichiarati, specie se sostituiamo al verbo "fare" il verbo "dire". Spesso succede di innamorarsi di etero e non può esserci un seguito... ma quando capita che due ragazzi gay parlano insieme, sono reciprocamente interessati, ma così timorosi da non guardarsi troppo a vicenda, da cercare di apparire distaccati nonostante tutto, magari pensando di essere più sciolti e aperti se l'altro si mostra più sciolto ed esplicito (e tutti e due hanno paura di mal interpretare quello che fa o dice l'altro...), il rischio... è che questi ragazzi manterranno un contatto superficiale e finirà che non si sentiranno più, se non in contesti in cui non sarà possibile approfondire ulteriormente il loro rapporto...
Per esempio, forse, alla triennale ho conosciuto un ragazzo gay, però ero lontano non solo dall'accettazione ma anche dalla conoscenza del mondo omosessuale e così l'ho evitato... è già molto difficile che nasca una coppia gay tra non dichiarati, questi problemi aggiuntivi del mamihlapinatapai dite che sono reali o forse esagero a vederli come problematici?
E' il problema di capire chi è gay. Questa situazione è sicuramente ben nota tra omosessuali non dichiarati, specie se sostituiamo al verbo "fare" il verbo "dire". Spesso succede di innamorarsi di etero e non può esserci un seguito... ma quando capita che due ragazzi gay parlano insieme, sono reciprocamente interessati, ma così timorosi da non guardarsi troppo a vicenda, da cercare di apparire distaccati nonostante tutto, magari pensando di essere più sciolti e aperti se l'altro si mostra più sciolto ed esplicito (e tutti e due hanno paura di mal interpretare quello che fa o dice l'altro...), il rischio... è che questi ragazzi manterranno un contatto superficiale e finirà che non si sentiranno più, se non in contesti in cui non sarà possibile approfondire ulteriormente il loro rapporto...
Per esempio, forse, alla triennale ho conosciuto un ragazzo gay, però ero lontano non solo dall'accettazione ma anche dalla conoscenza del mondo omosessuale e così l'ho evitato... è già molto difficile che nasca una coppia gay tra non dichiarati, questi problemi aggiuntivi del mamihlapinatapai dite che sono reali o forse esagero a vederli come problematici?
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!
Re: Il problema mamihlapinatapai?
aaaahh nono è proprio tutto reale! anzi tecnicamente non te lo posso dire con certezza perchè alla fine finora ho solo avuto riscontri negativi... quelli che forse avrebbero potuto (il condizionale è d'obbligo) essere positivi mi sono sfuggiti via come sabbia fra le dita ma adesso basta! dalla prossima volta sarò assolutamente sfacciato invadente maleducato e cafone, non mi interessa
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)
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Re: Il problema mamihlapinatapai?
è proprio così come dici, Sciamano. Credo però che già avere solamente la possibilità di una interazione con qualcuno da cui sei attratto, sia un bel passo avanti. Ci si può lavorare sopra per capirlo, in un modo o nell’altro. Invece per molti gay non dichiarati le opportunità di incontri, per quanto ostacolate da problemi come il “mamihlapinatapai”, sono praticamente nulle. Parlo per esperienza personale, s’intende.
Mi capita spesso ora – in passato mai perché negavo il problema – di cercare di captare lo sguardo nel prossimo per leggere segnali di complicità. Devo dire che, percorrendo ogni mattina buona parte della linea rossa a milano, ho tempo per scrutare gli sguardi e indovinare cosa c’è dietro. E mi capita spesso di vivere situazioni tipo “mamihlapinatapai”. Forse non è la stessa cosa perché sono da solo, non c’è reciprocità e il tutto è vissuto in silenzio, ma è una situazione simile.
Ad eccezione di un’occasione in cui mi sono sentito ricambiato (e ho avuto una paura fottuta tanto da dover desistere) mi rendo conto che non è affatto facile e nella maggior parte dei casi è tutto frutto della mia immaginazione. Oppure, chissà.
Mi capita spesso ora – in passato mai perché negavo il problema – di cercare di captare lo sguardo nel prossimo per leggere segnali di complicità. Devo dire che, percorrendo ogni mattina buona parte della linea rossa a milano, ho tempo per scrutare gli sguardi e indovinare cosa c’è dietro. E mi capita spesso di vivere situazioni tipo “mamihlapinatapai”. Forse non è la stessa cosa perché sono da solo, non c’è reciprocità e il tutto è vissuto in silenzio, ma è una situazione simile.
Ad eccezione di un’occasione in cui mi sono sentito ricambiato (e ho avuto una paura fottuta tanto da dover desistere) mi rendo conto che non è affatto facile e nella maggior parte dei casi è tutto frutto della mia immaginazione. Oppure, chissà.
Re: Il problema mamihlapinatapai?
eheh... facciamo così, dato che il mamihlapinatapai per adesso non ha mai funzionato (per adesso) e che la soluzione di telemaco mi sembra troppo rischiosa, che ne dite di farsi trovare in libreria a sfogliare il libro di tiziano ferro???
You do it to yourself you do
Re: Il problema mamihlapinatapai?
caro ennis, ti pare facile ! mi è capitato in libreria di avvicinarmi a quel libro come ad altri libri più o meno seri sull'argomento. Purtroppo non l'ho preso per sfogliarlo, indovina un po' perché...
Re: Il problema mamihlapinatapai?
In chat ho parlato con qualcuno di una domanda strategica! Praticamente porre una sorta di enigma (i classici indovinelli che ogni tanto si sentono) in cui emerge un problema ben noto ai gay non dichiarati: capire se qualcuno è gay senza che ce lo dica esplicitamente. Traduciamo il problema in questi termini: capire se dentro, un oggetto è colorato in un certo modo, senza aprirlo.
A questo punto uno può porre un simile enigma: ti è mai capitato di dover risolvere un problema in cui ci sono più oggetti, per esempio delle scatole, che dentro sono colorate in modo diverso, da fuori non puoi capirlo e non puoi nemmeno aprirle. Come fare per scoprire il colore di queste scatole?
Pare un problema senza soluzione... però è interessante perché nella vita concretamente capita. Per esempio delle particelle in fisica possiamo conoscere solo la vita media e non c'è modo di capire individualmente quanto tempo vivranno, oppure quando si sceglie un esame all'università o si segue un professore per la prima volta, finché non lo segui non puoi capire che tipo è, se è bravo, se è davvero quello che cercavi a livello di argomenti... oppure molte scelte nella vita sono di questo tipo, finché non le intraprendi non puoi conoscerne l'esito fino in fondo... oppure tra gay non dichiarati che non possono scriversi in fronte 'sono gay', ed è spesso problematico o fuori luogo persino dirlo, così devono stringerci amicizia e sperare in un fidanzamento che solo progressivamente si capisce se è sperabile (non basta che sia gay) o infattibile (nel caso sia etero).
Ovviamente l'ultimo esempio NON VA MENZIONATO XD però si spera che un gay non dichiarato lo aggiunga da sè... lo so... sono fuori di testa! Comunque è un problema interessante e tremendo questo! Nella vita ci ritroviamo di fronte situazioni molto complesse (non parlo solo dell'orientamento) e una grave ignoranza... questo è uno di quei pensieri che mi fa credere che gli individui in natura sono trattati in modo davvero statistico... in altri termini se noi non pensiamo a noi stessi nessuno pensa a noi... a meno che non ci ami. Del resto noi abbiamo a cuore le persone che sentiamo più vicine, e cerchiamo soprattutto quelle che sentiamo di amare. E' per questo che l'amore fa l'effetto di poter cambiare la propria vita, di trasformare il mondo in un luogo bellissimo E sinceramente io credo ancora che ci riesca!
A questo punto uno può porre un simile enigma: ti è mai capitato di dover risolvere un problema in cui ci sono più oggetti, per esempio delle scatole, che dentro sono colorate in modo diverso, da fuori non puoi capirlo e non puoi nemmeno aprirle. Come fare per scoprire il colore di queste scatole?
Pare un problema senza soluzione... però è interessante perché nella vita concretamente capita. Per esempio delle particelle in fisica possiamo conoscere solo la vita media e non c'è modo di capire individualmente quanto tempo vivranno, oppure quando si sceglie un esame all'università o si segue un professore per la prima volta, finché non lo segui non puoi capire che tipo è, se è bravo, se è davvero quello che cercavi a livello di argomenti... oppure molte scelte nella vita sono di questo tipo, finché non le intraprendi non puoi conoscerne l'esito fino in fondo... oppure tra gay non dichiarati che non possono scriversi in fronte 'sono gay', ed è spesso problematico o fuori luogo persino dirlo, così devono stringerci amicizia e sperare in un fidanzamento che solo progressivamente si capisce se è sperabile (non basta che sia gay) o infattibile (nel caso sia etero).
Ovviamente l'ultimo esempio NON VA MENZIONATO XD però si spera che un gay non dichiarato lo aggiunga da sè... lo so... sono fuori di testa! Comunque è un problema interessante e tremendo questo! Nella vita ci ritroviamo di fronte situazioni molto complesse (non parlo solo dell'orientamento) e una grave ignoranza... questo è uno di quei pensieri che mi fa credere che gli individui in natura sono trattati in modo davvero statistico... in altri termini se noi non pensiamo a noi stessi nessuno pensa a noi... a meno che non ci ami. Del resto noi abbiamo a cuore le persone che sentiamo più vicine, e cerchiamo soprattutto quelle che sentiamo di amare. E' per questo che l'amore fa l'effetto di poter cambiare la propria vita, di trasformare il mondo in un luogo bellissimo E sinceramente io credo ancora che ci riesca!
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!
Re: Il problema mamihlapinatapai?
bello il tuo ragionamento, sciamano. Infonde ottimismo!
Purtroppo credo che non sia di facile soluzione. La statistica parla chiaro: mi sembra di aver letto in un post di project che la popolazione maschile omosessuale si aggira attorno all'8% - una percentuale bassina... difficile fare centro !
La maggior parte delle situazioni della vita, come quelle che hai citato tu, portano sempre e comunque a un risultato (il professore universitario potrà pure essere una capra, ma alla fine del corso l'esame lo dai) ma se l'amicizia in cui uno solo dei due ripone tante speranza si rivela infattibile (o, nella sfiga più totale, sperabile ma non realizzabile) allora l'esito è sì chiaro, ma il risultato è nullo, con possibili conseguenze catastrofiche
Comunque i tuoi argomenti tirano su il morale!
Per tornar a parlare di libri, mi è capitato di attaccar bottone con uno sconosciuto proprio in una libreria, ma non è successo nulla.
Sabato scorso poi mi sono accostato al libro di Ferro, ma non c'era nessuno..
Buon 2011!
Purtroppo credo che non sia di facile soluzione. La statistica parla chiaro: mi sembra di aver letto in un post di project che la popolazione maschile omosessuale si aggira attorno all'8% - una percentuale bassina... difficile fare centro !
La maggior parte delle situazioni della vita, come quelle che hai citato tu, portano sempre e comunque a un risultato (il professore universitario potrà pure essere una capra, ma alla fine del corso l'esame lo dai) ma se l'amicizia in cui uno solo dei due ripone tante speranza si rivela infattibile (o, nella sfiga più totale, sperabile ma non realizzabile) allora l'esito è sì chiaro, ma il risultato è nullo, con possibili conseguenze catastrofiche
Comunque i tuoi argomenti tirano su il morale!
Per tornar a parlare di libri, mi è capitato di attaccar bottone con uno sconosciuto proprio in una libreria, ma non è successo nulla.
Sabato scorso poi mi sono accostato al libro di Ferro, ma non c'era nessuno..
Buon 2011!
Re: Il problema mamihlapinatapai?
Oh, ho letto che diversi di voi parlano del libro di Ferro come occasione per attaccar bottone in libreria, e al tempo stesso lo considerano come fosse il pulsante maledetto che fa scattare l'allarme che fa girare tutti verso il malcapitato che ha preso il libro in questione.
Ho immaginato la scena ed è alquanto simpatica, ma è anche fonte di uno dei peggiori incubi per chi - come molti di noi, credo - teme di essere additato e scoperto nella sua omosessualità...
Personalmente ho imparato a non badare al pensiero: "se prendi un libro a tematica gay o che parli di omosessualità, tutti capiranno che sei omosessuale" e qst lo devo ad una persona che è stata molto importante per me e che ora, purtroppo, non sento più. Desideravo comprare un libro che parlava di omosessualità, ma avevo paura di farlo in prima persona, perciò chiesi a lui (che ovviamente sapeva di me) di farmi il favore... si rifiutò categoricamente e io mi vidi costretto ad andare da solo a prenderlo.
Risultato?
Mi accorsi che nessuno mi prese in considerazione per tutto il tempo che stetti a sfogliare detto libro, e neppure qnd mi avviai alla cassa.
Nessun allarme, nessuna freccia luminosa puntata sulla mia testa. Solo io e il mio libro davanti alla cassa e ad altra gente.
Quanti problemi inutili!
Qnt alla questione posta da Sciamano, non saprei invece cosa dire...
In questi giorni potrei ritrovarmi in una situazione simile, anche se ho già deciso che se me ne capiterà l'occasione, mi svelerò... tanto credo l'abbia già capito, come io nutro forti sospetti su di lui.
In ogni caso non vedo l'ora di poterlo guardare fisso fisso negli occhi.
Quello che vi leggerò lo scoprirò solo in quel momento!
Ho immaginato la scena ed è alquanto simpatica, ma è anche fonte di uno dei peggiori incubi per chi - come molti di noi, credo - teme di essere additato e scoperto nella sua omosessualità...
Personalmente ho imparato a non badare al pensiero: "se prendi un libro a tematica gay o che parli di omosessualità, tutti capiranno che sei omosessuale" e qst lo devo ad una persona che è stata molto importante per me e che ora, purtroppo, non sento più. Desideravo comprare un libro che parlava di omosessualità, ma avevo paura di farlo in prima persona, perciò chiesi a lui (che ovviamente sapeva di me) di farmi il favore... si rifiutò categoricamente e io mi vidi costretto ad andare da solo a prenderlo.
Risultato?
Mi accorsi che nessuno mi prese in considerazione per tutto il tempo che stetti a sfogliare detto libro, e neppure qnd mi avviai alla cassa.
Nessun allarme, nessuna freccia luminosa puntata sulla mia testa. Solo io e il mio libro davanti alla cassa e ad altra gente.
Quanti problemi inutili!
Qnt alla questione posta da Sciamano, non saprei invece cosa dire...
In questi giorni potrei ritrovarmi in una situazione simile, anche se ho già deciso che se me ne capiterà l'occasione, mi svelerò... tanto credo l'abbia già capito, come io nutro forti sospetti su di lui.
In ogni caso non vedo l'ora di poterlo guardare fisso fisso negli occhi.
Quello che vi leggerò lo scoprirò solo in quel momento!
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
...
E ti vengo a cercare perché sto bene con te.
Perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te
(F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)
...
E ti vengo a cercare perché sto bene con te.
Perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te
(F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)
Re: Il problema mamihlapinatapai?
Per carità, libro di Tiziano Ferro a parte, lasciamo i problemi degli Yamana agli Yamana.
E' già di per sè tremendamente difficile guardare una persona negli occhi perchè sistematicamente cercano di sfuggire lo sguardo, ancora più complicato capire se parlano con te solo perchè sono costretti o perchè gli fa veramente piacere, se poi devo anche cercare di indovinare se è gay o meno diventa una tragedia greca!
Questa storia del radar l'ho sentita da tutte le parti con miriadi di persone che sostengono di capire al primo sguardo se uno/una è gay/etero/bisex/tutte le definizioni che si possono dare (anche se non mi piacciono).
A me non è mai riuscito e ho deciso di non farne una malattia, si vede che non sono Yamana...
E' già di per sè tremendamente difficile guardare una persona negli occhi perchè sistematicamente cercano di sfuggire lo sguardo, ancora più complicato capire se parlano con te solo perchè sono costretti o perchè gli fa veramente piacere, se poi devo anche cercare di indovinare se è gay o meno diventa una tragedia greca!
Questa storia del radar l'ho sentita da tutte le parti con miriadi di persone che sostengono di capire al primo sguardo se uno/una è gay/etero/bisex/tutte le definizioni che si possono dare (anche se non mi piacciono).
A me non è mai riuscito e ho deciso di non farne una malattia, si vede che non sono Yamana...
Re: Il problema mamihlapinatapai?
AHAHAHAH! questa è davvero incredibile! bè se può essere "etichettata" come patologia allora mi sa che ne soffro pure io!
Per la storia del libro di Fendano Fenno... bè secondo me uno è gay anche solo se ascolta le sue canzoni, non serve il libro XD
Telemaco, questo ragionamento l'ho fatto pure io ma poi devono pure verificarsi le occasioni e a me ahimè non capitano mai T.TTelemaco ha scritto: ma adesso basta! dalla prossima volta sarò assolutamente sfacciato invadente maleducato e cafone, non mi interessa
Per la storia del libro di Fendano Fenno... bè secondo me uno è gay anche solo se ascolta le sue canzoni, non serve il libro XD