La mia (non) vicenda

La realtà dei gay, storie ed esperienze di vita gay vissuta
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barbara
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Re: La mia (non) vicenda

Messaggio da barbara » mercoledì 27 ottobre 2010, 22:26

Oh! Canvas, mi spiace di sapere da Princess che con la tua amica le cose sono un pò più complicate di come immaginavo. Vedo che comunque cerchi in ogni modo di evitare che ciò comprometta lo studio, il che è già un buon segno. Il fatto poi di iniziare un dialogo con tuo padre significa certamente che avete un buon rapporto. Avere un maggior dialogo potrebbe aiutarti a farti sentire meno sola nell' affrontare tutto questo.
Col tempo vedrai che tutto andrà per il meglio.

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Stravinsky
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Re: La mia (non) vicenda

Messaggio da Stravinsky » mercoledì 27 ottobre 2010, 23:11

Dunque, ho aspettato un bel po' a commentare.

Cara Canvas (mi fa ridere chiamarti così, quando ci vediamo tutti i giorni a scuola), anche io come Charming Princess conosco bene F e la vostra situazione.
Effettivamente è un momento molto incasinato, lei non solo sembra non ricambiare ma pian piano si sta allontanando. Questa è la tipica reazione di cui noi LGBT abbiamo paura, ed è il motivo per cui spesso non ci dichiariamo: temiamo che una volta detta la verità (poichè non si può tornare indietro) il rapporto si incrini e non possa tornare più come prima.

Tuttavia quest'ultima affermazione è vera in parte.
Non è vero che il rapporto non può tornare più come prima, secondo me serve solo un po' di Tempo. Come quando due si lasciano, i primi momenti vi è imbarazzo, allontamento, in alcuni caso purtroppo anche odio. Poi però il tempo rimargina le ferite, il tempo cancella e deforma i ricordi, il tempo porta nuove esperienze. E così, puff, quasi senza accorgersene tutto è come prima.
Vedrai, so che embra impossibile quando uno vive le cose da dentro! Ma se avrai fiducia, se talvolta ti atterrai alle tristi "regole" che ti ha imposto, vedrai che pian piano tu ai suoi occhi diverrai sempre più "normale" (come se già non lo fossi...) lei si abituerà all'idea e capirà che se anche non può e non vuole ricambiare, la vostra amicizia sarà quella di sempre.

Coraggio, questa è l'unica cosa che ti posso dire. Ora tocca a te, reagisci. Cerca di non rimanere sepolta dalle emozioni. Noi amici ti aiuteremo ad uscirne, insieme.

Baci, M.
Criticare i difetti altrui è rendersi incapaci di accettare le proprie debolezze. Ascoltare l'altro è sentirlo respirare e permettergli di vivere i suoi silenzi. Non giudicate, contemplate. Non rifiutate, guardate. Non disprezzate, ascoltate!

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Sciamano
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Re: La mia (non) vicenda

Messaggio da Sciamano » mercoledì 27 ottobre 2010, 23:34

Cara Canvas mi rendo conto anch'io di quanto può essere difficile la situazione... mi è successo di innamorarmi di ragazzi con cui ero molto a contatto durante le lezioni... ed erano etero. Credo che bisogna aver la pazienza di aspettare che questa tempesta di emozioni si plachi, un grosso aiuto è capire bene che se uno è etero la cosa non è fattibile, lo so che non è facile, ma capire che non può esserci la storia che si immagina e che bisogna aspettare altre conoscenze, che col tempo vengono sempre (tra amici, non solo in classe, i prossimi anni, l'università... ci sono tantissime occasioni) significa mettersi il cuore in pace e trovare il modo di essere sereni. Ti auguro di riuscirci :)

P.S.
Parlare di LGBT è secondo me un'accozzaglia... diciamo che le minoranze in linea di massima hanno piacere di unirsi, però si mettono cose così diverse dentro... invece gay e lesbiche secondo me, come osservava il Progettista, sono situazioni assolutamente simmetriche, gli e le omosessuali a prescindere dal sesso possono capirsi molto bene ;)
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

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Canvas
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Re: La mia (non) vicenda

Messaggio da Canvas » mercoledì 22 dicembre 2010, 17:28

eccomi finalmente dopo tanto tempo a rispondere a questo topic...
In questo lasso di tempo che non mi sono fatta viva ho avuto modo di pensare molto alla mia relazione con F. e a come salvare, almeno, la nostra amicizia.
Mi sono presa un momento di stallo, dove mi stavo auto convincendo di essere bisex, nel quale ho anche provato a cedere ad un ragazzo che mi corteggiava da un sacco. Manco a dirlo, è finita con un mio due di picche e un suo grande dispiacere, ma vabeh, siamo rimasti ottimi amici. Rendendomi conto di essere ancora infatuatissima di F., mi sono riassestata, continuando a far finta di nulla e lasciando cadere l'argomento, con lei. Si può dire che, ora, tutto è tornato alla normalità. Io continuo a fare i miei doppi sensi e lei continua a sbavare sugli yaoi ma a rifiutare la realtà gay nel mondo reale, e specialmente, intorno a lei.
Per quanto mi riguarda, provo ancora un gran de affetto nei suoi confronti ma sono molto più contenuta rispetto ai tempi dei primo messaggio ^W^ mi sento molto meglio!


Ho conosciuto una donna, amica di mio padre, che ha fatto la stessa scuola di me e F. e d era uguale a lei, a F intendo. Migliore della classe, con 9 in tutte le materie, adorata dal mondo intero ma che non faceva altro che studiare, studiare, studiare. E questo, mi ha detto, l'ha portata a non studiare più per se stessa, ma per gli altri, per mantenere il nome che si era costruita. In pratica, mi ha detto questa, non si ricordava della sua adolescenza, se non come un libro aperto davanti a lei. Ricollegandosi alla mia situazione, di cui le avevo parlato, mi ha detto che nessuno è etero o omosessuale, ma che siamo tutti più o meno maturi, e F. per lei, non era ancora matura abbastanza per comprendere il mio amore nei suoi confronti, appunto per il fatto che non fa altro che studiare,e non può avere esperienze.

Forse sono stata troppo concisa, scusatemi, ma devo uscire e sono di frettissima >__< vi riaggiornerò meglio da oggi a qualche giorno!
grazie di tutto!
M.
Le tre parole più difficili da dire a una persona?
Ti amo.
Perdonami.
Aiutami.

Alyosha
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Re: La mia (non) vicenda

Messaggio da Alyosha » mercoledì 22 dicembre 2010, 20:13

Canvas sono molto contento di quello che scrivi.. Ti sento un attimo più serena... Fa attenzione però a queste frasi
Ricollegandosi alla mia situazione, di cui le avevo parlato, mi ha detto che nessuno è etero o omosessuale, ma che siamo tutti più o meno maturi
. Non so che centri la maturità con l'essere gay o etero e per quanto in assoluta buona fede ti abbia detto una cose del genere, fa assoluta attenzione a non convincerti che sia così. Certe cose piacciono o non piacciono (poi puoi anche cercare di non fartele piacere e fartene piacere delle altre, ma quello è un altro discorso). E' un ragionamento subdolo che entra facilmente nel cervello e che proprio perché pare di assoluta apertura (tanto andare oltre la differenza tra gay ed etero) rischia di ingannare... Se ti convinci che è questione di maturità, presto ti convincerai che devi crescere, che le tue erano le voglie strane di una bambina e che una vita etero è da preferire (anche a costa di qualche "sacrificio") ad una vita gay. Purtroppo voi donne a causa di un educazione generale (non mi riferisco a quella tua specifica ma al trend diffuso) siete già abbastanza educate all'idea del "sacrificio" in una vita di coppia. Noto che per fortuna i tuoi anticorpi sono buoni e nonostante ci abbia provato a farti piacere per forza qualcosa, non ci sei riuscita... Non sto dicendo che tu possa non essere bisessuale o etero o veditelo tu, ma solo fa attenzione a che sei in ballo balla...

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