Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
barbara
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da barbara » sabato 11 dicembre 2010, 19:59

Ciao Shila, mi piace molto il modo in cui stai affrontando tutto questo: con intelligenza , ma anche con grinta. In effetti, come avrai capito, la tua situazione è in buona parte generata dall'omofobia. ogni forma di intolleranza non solo produce sofferenza a chi è discriminato, ma indirettamente anche a chi lo circonda. Se pensi ai genitori, a quanto il rapporto con loro ne venga compromesso, ma anche a quanto l'omofobia renda meschini tutti coloro che si fanno coinvolgere in certi atteggiamenti., ti rendi conto che è davvero assurdo il prezzo che paghiamo tutti quanti.

Alyosha
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da Alyosha » sabato 11 dicembre 2010, 21:03

:) Mi fa molto piacere sentirti parlare in questo modo. Confermo la bella impressione che mi avevi fatto. Curiosità... gli hai parlato di questo forum? Continuo a pensare che possa essere più utile a lui che a te (o forse ad entrambi in modo diverso). Piccola perplessità: non so fino a che punto sapendo che lo leggi anche tu possa aprirsi in modo completo. In ogni caso leggere le mille storie raccontate qui, non può che fargli bene (etero o gay che sia). Ci si rende conto subito se certe storie ti prendendo perché senti di aver vissuto lo stesso tipo di esperienza. Un abbraccio

shila
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da shila » domenica 12 dicembre 2010, 12:32

In questi giorni "di pausa" non ci vediamo e non ci sentiamo,a parte un sms a settimana giusto x sapere come stiamo...Non so come lui stia affrontando la questione,sicuramente con sofferenza,ma non so se si stia appoggiando a internet oltre che ai suoi nuovi amici e al suo nuovo mondo... Quando il tutto prenderà forme più precise non esiterò a parlargli del forum,magari anche prima se può servire..E sicuramente a quel punto io dovrei smettere di leggerlo perchè altrimenti,come dicevi tu boy-com,lui non si sentirebbe libero di parlare e confrontarsi...

Una domanda:se si scoprisse omosessuale non potrei far altro che lasciarlo andare per la sua strada...ma se fosse bisessuale?ogni storia è a sè chiaramente,ma secondo la vostra esperienza la nostra relazione potrebbe continuare e farci bene?o diventerebbe logorante?

Alyosha
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da Alyosha » domenica 12 dicembre 2010, 13:52

Personalmente credo stia facendo bene. Ha pure molto senso aspettare che, come dici tu, la cosa prenda da sola la forma che vuole. Volevo precisare solo che lo dicevo nel suo interesse. C'è sempre il pericolo che si sperimenti nel modo sbagliato. Project l'ha spiegato più volte e non sarei certo in grado di spiegarlo meglio. Ad occhio e croce credo che sia molto più produttivo confrontarsi qui con noi, che eventualmente sperimentarsi altrove. E' un'errore nel quale si cade molto facilmente pensare di esserlo solo se si è attratti fisicamente e ridurre tutto a quello. Si rischia come me di girare a vuoto, di mettersi in situazioni rischiose e sopratutto di dimenticare piuttosto facilmente come stanno le cose. Diventa per esempio facile pensare che, se si riesce ad avere rapporti con l'altro sesso, allora, si è quanto meno bisessuali e che in quanto bisessuali infondo è meglio preferire una ragazza ad un ragazzo (o nelle versioni più romantiche, si ragiona dicendo "alla fine uomo o donna che sarà, se è la persona giusta starò con lei"). Ti dico queste cose, perché sono i ragionamenti che mi ero fatto e che mi hanno portato a rimandare la cosa così tanto. Non era importante se quelle cose che mi dicevo (bisessuale, eterno in fuga da storie serie etc etc.) fossero vere o meno, ma che di fatto servivano per non mettermi seriamente in gioco e vivermi una omosessualità di rilfesso nelle mie fantasie notturne.
Ora qua il punto resta sempre lo stesso e scusami se insisto. Finché parliamo con te, il suo resta un caso di scuola. Qualcosa su cui si può certamente ragionare, ma di cui è possibile ipotizzare tutto e il contrario di tutto. Mi dispiace molto perché capisco perfettamente che è la stessa situazione in cui ti trovi tu. Capisco anche che preferiresti sapere chiaramente come stanno le cose, perché è molto più doloroso farsi trascinare avanti e indietro dalle onde del mare. In queste cose purtroppo è fondamentale l'autodeterminarsi e una cosa non c'è, finché il diretto interessato non decide di farci i conti sul serio. Sò che è tanto complicato e che viene spontaneo interessarsi dei problemi dell'altro, ma io mi sento di insistere: questa cosa non ti porta da nessuna parte. Serve solo a farti stare male, comunque stiano le cose la sua decisione è stata di allontanarsi e tanto a te basta per capire cosa devi fare. Vedi sento chiaramente che ti adatteresti a qualunque situazione se lui decidesse di stare con te. E d'altronde sei stata nove anni a sacrificare qualcosa per stare con lui. Secondo me sta lì l'errore, nel quale purtroppo è facilissimo cadere, finché metti da parte così tanto ciò che vuoi e distrai l'attenzione su di lui, non ti metti veramente in gioco. L'unica domanda che puoi farti coerentemente, sapendo che la risposta dipende da te è cosa vuoi tu. Io per esempio non vorrei mai stare con una persona che non mi desidera fisicamente (qualunque sia il motivo per cui questo succede), perché è una cosa che non ha senso e non cercherei di capire perché questo succede. Questo sarebbe fondamentale per lui, ma non per me. Purtroppo quando la gente è confusa, per paura o panico o forse anche senso di solitudine, tende a trascinare gli altri nella propria confusione. Cerca di non fartici trascinare, può sembrare una cosa bella dire "io ti starò vicino in qualunque situazione a patto che tu lo voglia" e però di fatto così fai del male a lui e a te stessa.
Scusa per il lungo post e se qualcosa qua è la ti risulta sgradevole. Quelle che ti ho raccontato sono le riflessioni sulla mia esperienza. Questo adesso è quello che direi a tutte le ragazze con cui sono stato. Direi di non starmi appresso e pensare solo a loro stesse.

giait
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da giait » giovedì 16 dicembre 2010, 1:03

Ciao shila, ho letto con interesse la tua storia personale e i contributi di project, barbara e boy-com. Ti auguro di risolvere i problemi con il tuo ragazzo nel migliore dei modi, senza traumi per entrambi qualunque sia la verità.
Vorrei sottolineare quanto già detto da chi mi ha preceduto: devi capire tu cosa vuoi dalla vita e, se necessario, fare il primo passo. Ci sono situazioni che si trascinano troppo per le lunghe causa mancanza di presa di coraggio o di consapevolezza. Fino a sfociare, in molti casi, in situazioni prive di via d’uscita, se non con plateali e drammatiche rotture. Pensa a quanti gay sposati ci sono, molti hanno vissuto storie simili alla tua prima di fare il grande passo.
Volevo anche ribadire il fatto che spesso chi vive storie etero pur essendo gay (o gay latente) lo fa in buona fede, provando sinceramente affetto per la parte coinvolta e spesso amando sinceramente. Quindi non devi sentirti utilizzata, né tantomeno “sfruttata”. Pensa solo a prendere tu l’iniziativa, perché tu vali. E forse chi ti sta accanto non ha la forza per guardare in faccia la realtà.
Un saluto

shila
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da shila » mercoledì 29 dicembre 2010, 21:15

Bisessualità...per ora è questo il "responso"....è innamorato e si sente attratto da me ma prova attrazione anche per un uomo in particolare...
Quale futuro per noi?

Alyosha
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da Alyosha » mercoledì 29 dicembre 2010, 23:31

In effetti gatta ci covava... Mi sa che c'è ancora da aspettare, dubito sia la risposta definitiva. A questo punto diventa facile dirti che certe cose non si possono provare solo inteoria e se adesso torna con te senza essersi sperimentato e aver capito si reprimerà soltanto e questa cosa che mette da parte adesso presto o tardi tornera. Meglio che capisca adesso qualunque cosa c'è da capire. Io mi impunterei proprio affinché non torni se prima non ha capito per davvero, proprio non correrei il rischio di sposare un possibile gay, reprimerlo per tutta la vita e fare la mia e la sua di infelicità. L'amore rende liberi, mi sa che dovresti farti per un po la tua vita. Non capirà come stanno le cose in tempi brevi, se lo è considera che si è represso per tutta la vita e un pò di tempo ci vuole. Sono sicuro che avrai letto tutto quello che c'è sull'argomento in questo forum e non credo di saperlo dire meglio io, ne che serva farlo. Per sapere come finirà ci vorrebbe la palla di vetro, ma se ne avessi una mi giocherei i numeri al lotto:). Tu come ti senti? Cosa vuoi per te? Come lo vorresti il tuo futuro?
Scusami mi rendo conto che le mie parole diventano sempre più pesanti, ma sono quelle che mi sento di dirti. Solitamente sono esitante, ma in una situazione come questa mi ci sono ritrovato (forse è la prima volta che posso parlare per esperienza diretta) e per quello è che mi sento di dirti queste cose.

shila
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da shila » giovedì 30 dicembre 2010, 0:11

sto facendo anche io una psicoterapia che mi aiuta ad affrontare questo momento della mia vita e a mantenere il focus su di me,per quanto possibile...Sono meno confusa,ma spaventata e stanca..e non me la sento di allontanarmi da lui perchè anche io ho bisogno di arrivare ad una accettazione,proprio come lui...
Decideremo insieme cosa fare,certo gli servirà altro tempo x capirsi fino in fondo...
Boy-com,tu come ti sentivi?come ti sei chiarito?è così difficile distinguere il sentimento dall' attrazione?

Alyosha
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da Alyosha » giovedì 30 dicembre 2010, 0:37

Devo fare uno sforzo incredibile per capire come mi sentivo realmente perché è successo la bellezza di undici anni fa. Ricordo che ero contento, entusiasta, voglioso di sperimentarmi. Ma credo che non fosse quella l'unica sensazione se poi mi sono represso per altri nove anni. Ricordo che mi sentii in colpa, ricordo che lei sembrò capire e non farne un grosso problema, mi sentii accettato infondo (ma non fu un bene per nessuno). Il primo sospetto l'ho avuto undici anni fa, poi una mezzissima avventura (una notte per intenderci) con un uomo nove anni fa, infine ho deciso di chiarire solo quattro mesi fa... Fidati che non lo auguro a nessuno. Oggi mi chiedo che senso ha avuto, restare fermo per nove anni e cercare di aggiustare in me e nelle storie cose che proprio non funzioanvano. Ora ho paura, sono rimasto scottato da me, dall'orrore che ho provato mentre stavo con le ragazze, dalla violenza che uno deve farsi per cercare di "migliorare", ovvero credendosi di fare del bene. Ora ho paura a fare qualsiasi cosa e sopratutto innamorarmi, perché le emozioni mi hanno solo portato sofferenza, dolore e angoscia. Non so andare avanti, ma di tornare indietro non ci penso proprio. E' con fatica e dolore che mi sono portato sin qui. Dolore mio e di tutte le persone che ho fatto soffrire. Lo piscologo può servire a rimettere le idee in ordine, anch'io sono in cura. Dici bene è un qualcosa che richiede tempo anche da parte tua (nove anni sono tanti non si scherza mica). Non ti abbattere è molto meglio che certe cose siano venute fuori adesso e comuqnue vedrai che si risolve tutto, serve solo pazienza

shila
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Re: Aiuto...e se il mio ragazzo è gay?...

Messaggio da shila » giovedì 30 dicembre 2010, 11:45

Grazie Boy-com!Effettivamente credo che qui nel forum sei quello che ha una storia più simile a quello che sto vivendo io..e che quindi più mi può essere d'aiuto,Project a parte ovviamente! :)
Non vorrei essere indiscreta,quindi se vuoi non rispondermi...ma proprio faccio fatica a capire alcune cose. Comprendo la paura,la forza delle convenzioni sociali,la difficoltà di rivoluzionare la propria identità(aspetto che credo abbia il peso maggiore),ma cosa ti ha spaventato così tanto dopo il rapporto avuto con un uomo che ti ha spinto a reprimerti x altri 9 anni? forse era solo un esperimento senza coinvolgimento emotivo? perchè immagino che se uno riuscisse a sperimentarsi in un rapporto emotivamente significativo non potrebbe che trarne beneficio,no?

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