
Tempo fa scrissi un post in questa stessa sezione in cui parlavo dei problemi che avevo avuto con mia madre dopo il mio coming-out (ormai avvenuto un anno e mezzo fa). Riassumendo, non l'aveva presa per niente bene all'inizio, contrariamente alle mie aspettative, e, alla freddezze estrema dell'inizio, già di per sé distruttiva per me, era subentrato in seguito un periodo in cui la mia omosessualità era diventata tabù, sebbene io più volte avessi espresso il desiderio di parlarne con lei.
Beh, le cose, fortunatamente, sono molto cambiate, e in meglio. Forse perché si accorge che sono felice della mia relazione col mio ragazzo, col quale sto da diverso tempo e a cui lei si è ormai abituata, forse perché il tempo addolcisce gli spigoli e porta alla riflessione, adesso mia madre mi pare molto tranquilla e anche contenta per me. Riusciamo a parlare del mio ragazzo senza problemi; spesso è lei a introdurre il discorso per chiedermi come sta. Nelle ultime settimane è venuta a trovarmi e lo ha conosciuto e... ci siamo ritrovati ad andare a cena insieme, tutti e tre!

Ovviamente resta il problema di mio padre, che ha delle idee totalmente confuse e vecchie sull'omosessualità e che, ne sono praticamente certo, non accetterebbe mai la mia.
Però, nonostante tutto, son felice che le cose si siano aggiustate. Ci tenevo a scriverlo qui per dire a coloro che hanno, o hanno avuto, problemi simili coi propri genitori, che le cose a volte si aggiustano anche quando si è persa ogni speranza: è necessaria una pazienza di Giobbe e talvolta non accade, ma non bisogna mai disperare.

Ma non è tutto, il messaggio in stile 'l'ottimismo è il profumo della vita'

Beh, questo Natale, a sorpresa, ricevo una sua e-mail. Mi scrive chiedendomi, come regalo di Natale, il mio perdono. In una lettera molto toccante scrive di essersi resa conto di aver sbagliato nel colpevolizzarmi e di avermi fatto soffrire. Mi racconta che ciò era dovuto al suo non saper essere indipendente nelle opinioni, a causa del quale aveva finito per accettare quelle del deficiente con cui si era messa dopo di me. Mi scrive inoltre di aver lasciato tale individuo poco prima (un mese) di sposarlo poiché... egli era un alcolizzato e spesso la insultava, talvolta le aveva messo anche le mani addosso. Ora, scriveva nella lettera, era riuscita a capire quanto false fossero certe idee, quanto sbagliato fosse non guardare la realtà per quella che è. Mi chiedeva scusa, per tutto il male che aveva fatto.
Sono naturalmente rimasto molto colpito dalla sua lettera; le ho scritto subito che la perdonavo e che mi faceva piacere ricevere una tale lettera, che non mi aspettavo affatto. Ora, a distanza di mesi, ci siamo visti una volta; è stato strano, poiché all'inizio c'era da ricostruire sopra le macerie, ma adesso siamo in contatto tranquillamente, siamo per così dire amici. Ha espresso il desiderio di conoscere il mio ragazzo e spero che presto accadrà anche questo.
Come vedete, non tutto è perduto, nemmeno qui. Sono due storie, queste, per me molto recenti; ve le scrivo per dirvi di non perdere la speranza e per dirvi che se avete il coraggio di credere fino in fondo in ciò che sentite, allora chi non vi accetta potrebbe capire il proprio torto e tornare sui propri passi. Non è detto che accada, ma può succedere, anche inaspettatamente. Grazie a questi eventi ho recuperato fiducia nel genere umano, veramente. Quindi coraggio e forza, che ce la potete e ce la possiamo fare!
P.S. Mi rendo conto che la frase finale fa tanto discorso da presidente americano quindi... "God Bless you all, and God bless the United States of America!"
