Cominciamo

Tutto ebbe inizio alcuni mesi fa, era una calda giornata d'estate, una giornata come tutte le altre, solo apparentemente, non sapevo che quella stessa sera avrei conosciuto una persona speciale.
Entrai come facevo ogni tanto in un sito di incontri a cui ero iscritto e decisi di scrivere ad un nuovo user, avevamo la stessa età e mi sarebbe piaciuto contattarlo per conoscerlo.
Gli scrissi "ciao" e lui mi rispose con un caloroso "ciao

Decidemmo di scambiarci le nostre foto, e devo ammettere che era un ragazzo semplice, biondo, carino, di corporatura esile come me.
L'interesse era reciproco, così ci scambiammo numero di cellulare per chattare meglio tramite Whatsapp.
Era davvero piacevole parlare con lui, ho apprezzato soprattutto la sua umiltà e la sua sensibilità, ogni giorno che passava sempre di più, cosicché un giorno decidemmo di incontrarci.
Il giorno stabilito ero al mare con mia madre, non molto lontano da dove abitava lui, e c'eravamo messi d'accordo di incontrarci davanti ad un negozio vicino la spiaggia nel tardo pomeriggio. All'ora indicata mi avviai verso il negozio e lo vidi seduto su una panchina... sentivo il cuore battere e l'agitazione che cresceva piano piano, secondo dopo secondo, passo dopo passo...
"Ciao, piacere di conoscerti Niko!", "piacere mio" risposi, e da lì cominciammo a parlare e a conoscerci meglio: "ti va di andare a passeggio lungo il viale?" "certo!" dissi.
Camminando affrontammo un po' tutti gli argomenti: ora lo studio, la maturità, ora la scelta dell'università, sogni e aspettative per il futuro.
Dopo una ventina di minuti ci sedemmo in una panchina in disparte, dove potevamo stare un po' più soli e lontani dalla vista della gente, così finalmente stavamo uno di fianco all'altro, vicini quasi a toccarci, e dopo un po' ci guardammo negli occhi... ricordo ancora i suoi occhi azzurri, umili ma allo stesso tempo profondi, come se volessero dirmi qualcosa.
Poi il mio sguardo cadde sulla sua bocca e dopo un momento di silenzio, dopo essermi assicurato che alla nostra destra e sinistra non venisse nessuno, presi coraggio e mi avvicinai a lui fino a sfiorare le sue labbra con le mie.
E' stato un bacio a stampo, fugace ma allo stesso tempo dolce e delicato. Mi era piaciuta la sensazione che provai.
Ci abbracciammo forte, fu un abbraccio così lungo da far battere i nostri cuori simultaneamente, sembrava che ci appartenessimo a vicenda, abbiamo continuato a baciarci con una sensibilità indescrivibile, baci sulla guancia, sulle labbra e sul collo.
Il telefono squillò, era mamma che cominciava a preoccuparsi che non tornavo, dovevo tornare da lei.
Io e lui ci salutammo e ci mettemmo d'accordo di vederci due giorni dopo.
Quella stessa sera non feci altro che scrivermi con lui, sentivo che c'era affettività e complicità da entrambi le parti, i miei messaggi erano perfettamente in armonia con i suoi, a volte mi sembrava quasi di parlare con me stesso, riuscivo a captare le sue emozioni, la sua sensibilità e il suo tocco di romanticismo che non fece altro che rafforzare il mio interesse verso di lui.
Il giorno dopo sembrava non passare mai, sentivo troppo la sua mancanza, non sto scherzano se dico che lo pensavo ogni minuto, aspettando un suo messaggio o una sua risposta e che non vedevo l'ora che tramontasse il sole e che passasse quella lunga notte per rivederlo.
Finalmente il giorno tanto atteso arrivò, il pomeriggio presi il tram e raggiunsi il luogo in cui ci saremmo dovuti incontrare.
Lo vidi arrivare.
Una volta incontrati lo seguì, entrammo nel palazzo in cui abitava suo padre e ci recammo proprio in cima allo stabile, da cui si poteva godere di una vista meravigliosa sulla città e la spiaggia.
Il tempo era perfetto e il cielo era completamente limpido.
Eravamo solamente io e lui e trascorremmo l'intero pomeriggio là, abbracciati, ora seduti, ora distesi.
Fu un pomeriggio di carezze, baci, coccole, insomma mi sentivo davvero bene con lui, mi sembrava di trovarmi in un sogno.
Non esiste termine migliore della parola tedesca "Zweisamkeit" per descriverci, essa indica infatti quello stato paradisiaco in cui due anime si ritrovano, si isolano dal mondo creando un alone di solitudine tra loro e bastano a se stesse.
Sembra un sogno, ed invece è realtà, ma a volte, la linea che separa il sogno dalla realtà è molto sottile, così sottile che prima o poi anche dopo il sogno più bello segue l'amaro risveglio.
Al giungere della sera, ci demmo un ultimo bacio in ascensore e un ultimo abbraccio per strada, dopodiché le nostre strade si sarebbero divise. Per sempre.
Sapevamo che sarebbe stata, forse, l'ultima volta che ci saremmo visti.
Probabilmente ora vi starete chiedendo perché, perché due ragazzi che si amano così tanto devono lasciarsi così, senza una ragione plausibile?
La risposta è che a volte, purtroppo, quel destino che decide di far incrociare il cammino della vita di due persone, di farle incontrare ed innamorare, è lo stesso che, inevitabilmente, le farà dividere; perché ho tralasciato un particolare molto importante di tutta questa storia: questo ragazzo si chiama Raúl (nome inventato), ci siamo incontrati durante la settimana in cui io e mia madre eravamo in vacanza in Spagna.
Poco dopo sarei dovuto ripartire e probabilmente non ci saremmo mai più rivisti.
A questo punto, ancora una domanda rimane aperta in tutto il mio racconto, ovvero, in che rapporto ci troviamo ora.
Ci abbiamo riflettuto, e l'idea di essere semplici amici non ci piace, se fossimo vissuti nello stesso luogo ci saremmo messi insieme, ma sapevamo che una relazione non sarebbe stata possibile a causa della grandissima distanza che ci separa; così abbiamo deciso di diventare qualcosa che va oltre l'amicizia, forse addirittura oltre il migliore amico. Abbiamo deciso di diventare amici del cuore, o meglio... amigos con cariño.
Questa è la canzone che mi ricorda lui: https://www.youtube.com/watch?v=ty8pHvYG4Qs