RAGAZZI GAY E GENITORI LAICI OMOFOBI

Il dialogo e la comprensione reciproca tra genitori e figli gay, la famiglia come luogo di vera crescita per i ragazzi gay
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progettogayforum
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RAGAZZI GAY E GENITORI LAICI OMOFOBI

Messaggio da progettogayforum » giovedì 18 agosto 2022, 9:58

Ciao Project,
ho trovato ieri sera il forum di Progetto Gay e sono stato sveglio quasi tutta la notte a leggerlo, è veramente bellissimo, una cosa seria! È per questo che provo a scriverti perché ho bisogno di sfogarmi. Ho 19 anni, ho fatto la maturità da poco e non vedo l’ora di cominciare l’università perché voglio cominciare a sentirmi libero! Ho frequentato una scuola privata ed è stata un’autentica tortura, ma adesso è finita. Sono gay! Lo dico con grande soddisfazione almeno qui! Perché a casa certo non lo potrei dire. Project, il mio vero problema, adesso come adesso, sono i miei genitori, che io non sopporto più. Con loro devo recitare 24 ore al giorno, loro pensano di avere la mia stima e il mio rispetto, ma io veramente non li sopporto più. Hanno sempre la risposta per tutte le domande, ovviamente le domande se le fanno da sé. Hanno una massa di pregiudizi e di condizionamenti da fare paura e si sentono il modello vivente della tolleranza e del buon senso e poi sono di una grettezza mentale che mi fa dubitare proprio della loro intelligenza. Si capisce che sono stati messi sotto dai nonni e che non hanno osato alzare la testa, si sono sposati in un matrimonio combinato dai nonni, io sono nato non perché i miei genitori hanno voluto mettermi al mondo ma perché hanno dovuto! Hanno sempre vissuto e vivono ancora adesso a casa dei nonni, ne dipendono al 100%. Sono profondamente convinti di essere il massimo dell’intelligenza e della cultura perché hanno letto qualche libro, ma se non credono alla befana ci manca poco. Hanno atteggiamenti da cattolici integralisti, ma sono laicissimi e non si sono nemmeno sposati in chiesa. Loro pensano che i laici non abbiano “mai” pregiudizi perché non vanno in chiesa ma dicono cose veramente mostruose sui gay. Loro danno per scontato che io sia etero, anche perché a casa mia non è mai entrato nulla di gay se non sotto doppia password del mio computer. Il mio telefonino lo lascio tranquillamente in giro, perché tanto è neutro, anzi ci sono più nomi di ragazze che di ragazzi, in pratica solo mie compagne di scuola con le quali si scambiavano solo messaggi di tipo scolastico. Io non ho un libro gay, non ho foto di amici o di ragazzi di nessun genere, il mio mondo me lo tengo tutto per me! Project, ho paura, molta paura, che questo andazzo possa continuare ancora per anni, e per me sarebbe la morte civile, proprio la distruzione della mia vita. A scuola la mia condotta non è stata né da etero né da gay ma da studente di livello medio, anche perché i miei compagni di scuola maschi, che erano solo quattro, non mi interessavano sotto nessun punto di vista, non dico che fossero stupidi ma erano intelligenti a modo loro, che è come dire che erano furbi e capaci di muoversi per ottenere quello che volevano, ma l’università deve essere un’altra cosa: devo studiare, e tanto, per cercare di liberarmi dalla mia famiglia il più presto possibile, ma devo anche guardarmi intorno senza paura e senza condizionamenti. Devo cominciare a vivere! Lo devo fare assolutamente, se no faccio il botto. Certe volte mi sorprendo a fantasticare di poter studiare con un amico, che magari non è solo un amico, portandolo anche a casa, poi mi rendo conto che sarebbe un gioco pericoloso: voglio che il mio essere gay sia “solo mio”, non deve assolutamente essere dei miei genitori! La vita me l’hanno già rovinata abbastanza! Mi sono procurato i libri dei primi esami che dovrò fare e ho cominciato a studiare. Mi sto impegnando al massimo, i miei lo vedono e pensano che sia una scelta professionale, ma loro non hanno capito che ho cominciato a studiare adesso perché voglio liberarmi di loro il più presto possibile. Gli anni dell’università dovrò per forza dipendere da loro, ma dopo non mi vedranno più! Non ho mai avuto un ragazzo, sogno tanto di averne uno, forse sogno troppo. Leggendo il forum mi sono reso conto che ci sono tanti ragazzi gay veramente come si deve, coi quali penso potrei fare veramente amicizia, però ho anche paura di conoscere gente in rete, per me l’ideale sarebbe conoscere qualcuno all’università e magari studiare insieme, poi finirò per accettare comunque quello che succederà. Io voglio essere gay, voglio fare la mia vita gay, voglio innamorarmi di un ragazzo e sogno di essere ricambiato. È difficile, lo so, ma io voglio vivere la mia vita, non voglio essere servo di nessuno e meno che mai accetterei di essere succube dei miei genitori. Da quello che ho letto sul forum esistono genitori che considerano normale avere un figlio gay, e questo è bellissimo, ma perché una cosa del genere non è capitata a me? Mio padre, certe volte, dice delle stupidaggini tali che io non lo odio nemmeno, lo compatisco proprio. Lui pensa che essere gay sia una specie di tara genetica e che un gay soffra moltissimo di non poter andare con una donna, quando mi ha detto questa cosa, che rappresentava il suo modo di essere “moderno” e accogliente sul tema, io non ho ribattuto, sarebbe stato non solo inutile ma controproducente, per lui un gay è uno che va in giro col rossetto e le ciglia finte, e anche per questo non ha mai pensato che io potessi essere gay. Mia madre poi è letteralmente spalmata su quello che dice mio padre, per lei la buona moglie deve solo confermare quello che dice il marito ed è meglio che non abbia proprio cervello, perché tanto c’è quello del marito, loro non hanno mai litigato perché mia madre letteralmente non esiste, ha tre o quattro amiche con le quali sta al telefono per ore e non capisco a dire che cosa, perché ho ascoltato le conversazioni e non parlano proprio di niente! A casa mia comanda mio nonno che ha 70 anni e ancora tratta mio padre come un deficiente e mio padre lascia fare, perché è proprio senza dignità. Mio nonno non è nemmeno ricco, la subordinazione dei miei non ha una ragione economica, loro sono sudditi per natura, anche se sono i campioni del laicismo. Basta, non ne posso più! Vado a rimettermi a studiare, almeno faccio qualcosa di concreto. Project, se credi sia utile, puoi pubblicare la mail. Rispondimi, se puoi, mi farebbe piacere.
Fabrizio (Nome di fantasia)

Lao
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Re: RAGAZZI GAY E GENITORI LAICI OMOFOBI

Messaggio da Lao » sabato 20 agosto 2022, 10:00

Ciao, Fabrizio,

La situazione che descrivi, per quanto spiacevole, è simile a quella di altri ragazzi gay. Non per questo intendo banalizzarla. L'attitudine dei tuoi genitori è dovuta alla loro storia precedente, alle loro esperienze ed alle loro mancate esperienze. Sei molto giovane, pertanto comprendo con facilità la polarità che si è creata, dentro di te, tra te e i tuoi. Con gli anni riuscirai a capire meglio come, nel corso del tempo, siano divenuti ciò che sono ora. Non per giustificarli (non si tratta di giustificare, il piano è diverso), ma per trasformare l'amarezza della distanza in una maggiore consapevolezza, che tuttavia non scalfirà ciò che sei e sarai.
Hai dalla tua il fatto che sei giovane e motivato a costruirti una vita autentica. Ti attende il mondo nuovo dell'università, con le prime - nel tuo caso - cotte, se non con i primi innamoramenti. Sarà una grande scuola, anche dal punto di vista affettivo. Per ora ti consiglio di non rimuginare troppo sui tuoi genitori; aspetta l'evoluzione delle vicende. Coltiva ciò che hai dentro. Per il momento studia e fai la tua vita intelligentemente. Nei prossimi anni acquisirai ulteriori strumenti che pian piano ti permetteranno, almeno potenzialmente, di agire con giustezza nel tuo percorso personale. I tuoi genitori, eventualmente, saranno chiamati a rivedere le loro convinzioni. Non sarà semplice, ci vorrà molto tempo; non è neanche detto che accada. Non lo sappiamo, siamo fiduciosi. La vita è un cammino evolutivo e anche per loro giungerà l'occasione per fare un passo avanti. Sarebbe una grande occasione di crescita per i tuoi, qualora riuscissero a gestire ciò che non si aspettano. Inoltre gli equilibri interni alla tua famiglia cambieranno negli anni per via della semplice progressione degli eventi. Nulla è statico.
Intanto pensa a te, a gettare le basi del tuo futuro. La vita ti pungolerà gradualmente con esperienze di vario colore, alle quali sarai chiamato a reagire.
Ti faccio i complimenti per il fatto che stai già studiando per l'università. Ti consiglio tuttavia di non comprare troppi libri perché i docenti, dopo l'inizio delle lezioni, potrebbero operare delle variazioni del programma d'esame o proporti altre strade per sostenere parti dell'esame. Un conto è ciò che si comprende leggendo le informazioni nel sito del corso di studi, un conto è ciò che scoprirai all'atto pratico.
Buona fortuna.

Lao

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