DISAMORE GAY

Che cosa significa essere gay
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progettogayforum
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DISAMORE GAY

Messaggio da progettogayforum » martedì 28 settembre 2021, 16:58

Ciao Project, sono un ventisettenne milanese apparentemente senza problemi: mi sono laureato, ho un lavoro che non amo e non odio ma che mi permette di essere autonomo, vengo da una famiglia di medio livello, sono figlio unico e i miei genitori sono persone dignitose, che sanno di me e non mi hanno creato problemi. Fin qui, più normale (banale) di così non si può. Ho avuto le mie esperienze con i ragazzi, ma sono finite presto e senza rimpianti, salvo l’ultima che dura tuttora ma solo in un certo senso. I miei amici (amici?) non sanno di me, sul lavoro meno che mai, ho se mai il problema di tenere lontane le ragazze, ma non quello di avvicinare i ragazzi perché, molto schiettamente, mi sento affettivamente molto refrattario. Non sogno di avere un ragazzo, anche quando sono stato con qualche ragazzo il coinvolgimento era molto relativo, si poteva fare di tutto, ovviamente sesso compreso, ma di coinvolgimento ce ne era oggettivamente molto poco, per non dire che non ce n’era affatto. Voglio dire che non mi sono mai innamorato di un ragazzo, non sono né etero né bisex, sono gay, su questo non ho mai avuto dubbi, tempo fa pensavo che prima o poi avrei trovato il ragazzo adatto e mi sarei innamorato ma non è mai successo. Non sono certamente dipendente dal sesso (se mai dal lavoro) e non ho proprio voglia di mettermi a cercare un ragazzo. L’ultimo ragazzo che ho avuto, e che in un certo senso ho ancora, (lo chiamerò Carlo) è stato un po’ la mia vaccinazione contro il virus dell’innamoramento. Non odio Carlo né il suo modo di vedere la vita, semplicemente non lo capisco. Standogli vicino ho avuto modo di rendermi conto di tante cose e in primo luogo che probabilmente io non sono fatto per la vita di coppia e certamente non sono fatto per la vita di coppia con lui. Lui percepiva già dopo le prime settimane che al di là delle apparenze io non c’ero veramente, voleva convincersi e convincermi del contrario, ma io non ero innamorato di lui e non ero nemmeno interessato a costruire qualcosa con lui, qualunque cosa fosse. Mi trattava con una certa sufficienza perché sapeva che restando vicino a me stava perdendo tempo. Abbiamo continuato a vederci per mesi e a fare quello che teoricamente dovrebbero fare gli innamorati, ma noi non eravamo innamorati, ci studiavamo reciprocamente per sapere fino a che punto la storia sarebbe andata avanti. Ci salutavamo praticamente ogni sera alle 21 in punto, era l’unica cosa chiara tra noi, in un certo senso su questo c’era una mezza complicità reciproca, ma niente di più. Lui è un bel ragazzo e la tentazione per me era quella, ma poi, al di là di questo, non c’era proprio niente altro, aveva grandi idee per la testa, forse perché la sua famiglia gli dava tutti i quattrini che voleva, mi faceva proposte che potevano andare bene per una rivista di gossip, lasciamo perdere poi la politica … proprio stendiamo un velo pietoso, io gli ho detto tante volte che si deve trovare un ragazzo del suo mondo, ma lui pensa di poter avere un’attrattiva su di me proprio perché ha i quattrini, ma io gli ho detto che l’unica cosa che mi attira di lui è che è un bel ragazzo, e che del resto non mi interessa nulla. Non voglio essere comprato da nessuno, se vuole un cane da passeggio se lo compri come gli pare, io voglio un uomo, non un deficiente. Certe volte mi mette i puntini sulle i perché vuole sentirsi adulare, ma ha proprio sbagliato indirizzo, certe volte lo sto a sentire proprio per vedere se si ferma o continua a sparare stronzate una appresso all’altra senza nessun limite. Lui vorrebbe che io lo stoppassi per cominciare la solita filippica dei valori!! Sì, hai capito bene, dei valori!! Ma io nemmeno gli rispondo, e quando si zittisce cambio discorso, come se nemmeno lo avessi sentito. Certe volte mi chiamava al telefono mentre stavo al lavoro, ho provato a dirgli di non chiamare in quegli orari, ma lui continuava, e allora ho messo il suo numero tra quelli indesiderati, perché quando lavoro non mi posso distrarre. Perché non mi importa niente dei ragazzi? Io la risposta ce l’ho, sto cercando di costruire una cosa alla quale tengo moltissimo. Adesso lavoro a buon livello, ma come dipendente, beh, io voglio cercare in tempi accettabili di aprire una mia piccola impresa. Sto accumulando competenze, proprio su come si parte con una piccola impresa, sto cercando di capire come muovermi tra banche, autorizzazioni, fisco, contratti e cose varie. A giorni comincerò un master proprio su questo e mi serve non per fare curriculum, ma per avere una competenza pratica. Io lavoro in settori molto innovativi a livello tecnico ma mi manca del tutto una preparazione di tipo manageriale-giuridico, ma sto cercando di crescere anche in quel settore. Quando comincerò, comincerò dal piccolo, da un’impresa unipersonale, poi sarà quello che sarà, mai fare il passo più lungo della gamba! Le persone che sanno che cosa ho in mente, voglio dire le persone veramente competenti del settore, pensano che il mio progetto non sia una follia ma pensano che sarà una cosa che mi assorbirà comunque totalmente e mi hanno anche detto che un progetto del genere è sostitutivo della vita affettiva, cosa che io non condivido affatto. Non so se avrò mai una vita affettiva, non escludo nulla, se succederà sarò il primo ad esserne contento, ma non mi metterò certo a cercarmi un ragazzo perché non ho tempo da perdere. Non ho progetti in questo settore, intendo in quello affettivo, e non sono nemmeno fissato con l’idea dell’impresa, se funzionerà ne sarò contento, se poi vedrò che il gioco non vale la candela, beh, allora me ne tornerò al mio lavoro di adesso e non penso che avrò particolari difficoltà. Non ho sublimato l’eros nel lavoro, penso che ogni tanto, se capita, ci potrà pure essere qualche avventura, ma guai a crederci troppo! Non credo negli impegni assoluti e definitivi, nelle scelte per la vita e cose simili. Non amo i matrimoni etero, e figurati quelli gay! Se vuoi stare con me ok, va benissimo se sta bene pure a me, quando poi ti stufi tu o mi stufo io, beh allora ciao e si passa oltre. Potrebbe anche durare tutta la vita, ma se sarà così lo si capisce solo con gli anni. Si può cominciare, poi si vede che cosa succede. Gli amori a prima vista non li ho mai capiti. Intanto devo tagliare i rapporti col mio ultimo ragazzo (Carlo) e non credo che sarà difficile, penso che si sia stancato di me da un pezzo e onestamente a me piace solo fisicamente, il che ovviamente non basta. Quindi “Ciao Carlo!” e si passa oltre! Non intendo che si passa ad un altro ragazzo, ma che si gira pagina sul capitolo ragazzi, lo si mette in stand by per un po’, poi quello che succede succede. Vedi, Project, io non sono asessuale, no! Io uso un po’ di pornografia, anche lì con una moderazione non forzata ma assolutamente spontanea, vado avanti con la fantasia e per il momento mi basta, anche perché quando facevo sesso coi ragazzi ero veramente ossessionato dall’idea della prevenzione, certo fare sesso con un ragazzo è diverso dal vedere un video, ma con un video il rischio è proprio zero, con un ragazzo vero non ti puoi mai fidare al 100%, se cerchi di essere scrupoloso nella prevenzione ti prendono per deficiente e allora abbassi la guardia, ma poi ti vengono mille scrupoli … ne vale la pena per stare con un ragazzo che domani se ne va con un altro? Io penso proprio di no. Ma c’è un motivo serio per cercarsi un ragazzo? Se arriva e i primi segnali indicano che potrebbe essere quello giusto, allora mi sta benissimo, ma non è obbligatorio vivere in coppia, e poi vivere in coppia è un vincolo che si può accettare solo quando c’è una motivazione seria. Io penso che voler bene a un ragazzo, o meglio, il fatto che due ragazzi si vogliano bene è certamente possibile, ma deve succedere ed è un fatto comunque molto improbabile. Anche quando succede non succede mai al 100%, c’è sempre una necessità di adattamento reciproco, ma, diciamo, se l’adattamento è al 10-20% allora è pure accettabile ma solo se è reciproco, ma adattarsi a qualunque cosa, beh, questo non lo sopporterei proprio. Sarò pure rigido di mentalità, ma c’è un’espressione che non mi piace affatto ed è quando uno dice che è “innamorato perso” cioè ha praticamente perso la testa, io penso che o questo è solo un modo di dire molto retorico ma pure molto stupido e ingannatore, oppure uno è veramente fuori di cervello. C’è troppo romanticismo zuccheroso su queste cose, che tutti a chiacchiere condividono ma nessuno condivide nella vita pratica. Che c’è di diverso tra un’amicizia seria e un innamoramento? Tutti dicono: il sesso! Ma il mio ragazzo, allora, se e quando ci sarà, dovrà essere prima di tutto mio amico, il che vuol dire che dovremmo avere visioni della vita e dovremmo avere modi di agire sostanzialmente simili. Beh questo fino adesso non mi è mai capitato! Certo poi c’è il sesso, ma poi! Perché se tutto si regge sul sesso basta poco per fare crollare il castello di carte! Project, non sai quanti ragazzi bellissimi e deficienti ho incontrato, gente che dovrebbe parlare poco perché ci guadagnerebbe e invece ha la smania di parlare e così spreca quel po’ di sex appeal che ha avuto da madre natura. Qualcuno diciamo così a prima vista passabile l’ho conosciuto, ma poi la prima impressione era facilmente capovolta dalla seconda e definitiva. Vorrei aggiungere una cosa, tanto per precisare, io non mi ritengo né Apollo né Einstein, sono un ragazzo comunissimo, niente a che vedere con tanti bellissimi che vedo per strada, perché bisogna dare a Cesare quello che è di Cesare. E non penso nemmeno che quelli che a me sembrano stupidi poi lo siano realmente, magari faranno successo nella vita cento volte più di me facendo i fotomodelli! (La volpe e l’uva!) Dico solo che a me sembrano stupidi. Certo alla fine dei giochi lo stupido che perde la partita potrei essere proprio io, ma preferisco perdere la partita giocando a modo mio più che imitare le mosse degli altri. Scusami questo sproloquio, Project, ma oggi ho incontrato persone che mi hanno dato “consigli”, una cosa che io non sopporto affatto, e dovevo pure sfogarmi un po’.

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