Come vi comportate con i ragazzi gay effemminati?

Che cosa significa essere gay
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Hurricane92
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Iscritto il: venerdì 23 marzo 2012, 21:34

Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da Hurricane92 » venerdì 23 marzo 2012, 23:03

Mi fa piacere vedere questo topic perchè secondo me è un argomento molto interessante che merita di essere analizzato in modo estremamente civile.
Per quanto mi riguarda io reputo un uomo indipendentemente dal fatto che sia gay/etero/bisessuale effeminato quando presenta atteggiamenti estremamente femminili come nella parlata, nel modo di vestire, nei gesti ecc ecc
Devo anche ammettere che io personalmente do un' importanza ESTREMA alla virilità, poichè secondo me è una parte fondamentale della propria identità.
So che dicendo questo mi inimicherò una parte di voi però (lo dico senza offendere nessuno) quando mi capita di vedere un uomo con addosso i leggins, la borsetta nella mano destra e la maglia scollata con tutti i peli fuori cioè non posso dire di essere contento di quella visione e forse mi da anche fastidio....però ribadisco sta cosa perchè è una cosa in cui credo molto OGNUNO FONDAMENTALMENTE FA QUELLO CHE VUOLE....e soprattutto io non sono nessuno per dire a quella persona "Ma non ti vergogni ad andare a spasso così?"
Sono inoltre contro anche ai gay pride perchè secondo me sono solo atti di esibizionismo.
Concludo dicendo che io per come sono fatto non mi circondo di quel tipo di persone perchè faccio fatica a sopportarle ma mi hanno insegnato che il rispetto è la prima cosa....è la base della società!

Calymero
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da Calymero » sabato 24 marzo 2012, 17:40

barbara ha scritto:Calymero ha scritto: il confine tra certe opinioni e la discriminazione è sottile, ed in un forum dove dovrebbe esserci per definizione tolleranza stride ancor di più


Molto bella questa frase. Ma cos'è la tolleranza? Essere tolleranti per me è un obiettivo. Vorrei dire un ideale, poichè giudicare , aver preferenze viene così automatico che è necessario un percorso molto faticoso per avvicinarsi al non giudizio. Essere tolleranti significa anche accettare che qualcuno sia infastidito da ciò che non infastidisce me. Se un certo comportamento suscita rabbia disagio, imbarazzo, repulsione a qualcuno che non sono io , essere tolleranti significa prenderne atto senza giudicare . Le emozioni non sono nè giuste nè sbagliate: semplicemente esistono.
Invece quando si provano queste emozioni (capita a tutti , me compresa in certe situazioni) credo si possa dire di essere tolleranti nella misura in cui le si accetta come parte di sè , resistendo alla tentazione di ribaltarle sulla persona che le ha originate .
Sottolineo che è un percorso, un punto di arrivo verso il quale nel mio piccolo tento di procedere, cadendo tuttavia molto spesso... com'è umano che sia.
È vero quello che dici Barbara, è un discorso molto legato alle nostre percezioni come persone.
Sono consapevole che molti etero rabbrividiscono alla sola idea di due uomini che stanno insieme, o che si baciano o semplicemente che si tengono mano nella mano: non rientra nei loro schemi.
Addirittura mi è capitato di notare che in alcuni casi, paradossalmente, uomini etero dimostrano di mandare giù più volentieri i gay effemminati associati comunemente a stilisti o parrucchieri che non quelli mascolini e insospettabili. Forse (ovviamente è una mia interpretazione) perché si mette in discussione la virilità del maschio che è stata citata prima? Se magari il gay effemminato viene per l’appunto percepito come donna mancata, e quindi come qualcosa di veramente diverso da loro, l’idea del manzo gay è più temuta perché incompatibile con un concetto di virilità che nei loro schemi è tutta eterosessuale. Capita sovente tra ragazzi in spirito cameratesco di insultarsi a vicenda dandosi del “gay”. Dire gay in quei casi equivale a mettere in discussione la propria virilità, ed è pertanto percepito come offensivo.
Dal un altro lato, l’effeminatezza può dar fastidio al gay che non lo è (come ha dimostrato la discussione), proprio per la stessa percezione, ma in senso opposto: abbattere il preconcetto di buona parte degli etero che considerano il gay solo come una sorta di femminuccia. È come voler dire “guarda bello che io sono maschio al pari di te, solo che a te piacciono le donne e a me gli uomini, tutto qui”.
Aggiungo un episodio che mi è venuto in mente mentre riflettevo a quello che hai scritto. Un giorno una persona di mia conoscenza commentava con altre persone il film “I segreti di Brokeback Mountain” che aveva visto al cinema qualche tempo prima, un film dove ad innamorarsi sono due cow-boy rudi e virili. Nel passare dal film ad un discorso più ampio di omosessualità nella società ha detto “io non ho nulla contro i gay, per me ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole della propria sessualità, ma nel vedere due uomini insieme come nel film mi sento schifato, è più forte di me” (che poi il film in questione non contiene scene troppo spinte). Di primo acchito il commento mi ha infastidito, ma poi riflettendoci meglio, non ha fatto che appalesare una sua sensazione. In fondo io non sto nella testa di quella persona, o di molte altre. Posso cercare di capire quali meccanismi si instaurano nel definire certe sensazioni istintive, ma potrò mai percepirle allo stesso modo loro?
È evidente che al di là delle percezioni, ciò che conta è il rispetto reciproco.
Così come dici, se un certo comportamento suscita disagio o repulsione, bisogna prenderne atto in quanto esiste. Forse la difficoltà maggiore è proprio quella di constatare che è un istinto umano parte di noi, e di resistere alla tentazione di giudicare o ribaltare l'effetto sulla persona che lo ha generato. Ma chi ci riesce è sulla buona strada.

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Vinnyboy
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da Vinnyboy » lunedì 21 maggio 2012, 19:37

Più che il loro starnazzare a me dà fastidio il fatto che la società ignorante, e piena di preconcetti, poi ci generalizzi e crederà che tutti i gay sono in quel modo.... e in questo il Gay-Pride non aiuta di certo :?

875
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da 875 » martedì 22 maggio 2012, 23:33

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Ultima modifica di 875 il sabato 29 agosto 2020, 15:26, modificato 1 volta in totale.

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progettogayforum
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da progettogayforum » domenica 27 maggio 2012, 16:26

@875 Ho provveduto a rimuovere il messaggio, grazie di aver capito il senso del mio intervento e un mare di auguri sincerissimi.

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IsabellaCucciola
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 17 giugno 2012, 10:44

Sto facendo un po’ fatica a scrivere, però cerco di farlo nella maniera più dolce e più comprensibile.

Per prima cosa vorrei dire che ho letto tutti i post che avete scritto e siccome alcuni di voi hanno tirato in ballo la virilità, quella che vi faccio non è una provocazione ma una domanda vera e propria: “Qual è il significato di virilità nel mondo gay?”, perché non l’ho ancora capito… Portando un estremo, conosco ragazzi eterosessuali che considerano virile toccarsi le parti intime, dire parolacce, ruttare come niente fosse, e quando vedono una bella ragazza fischiarle dietro :roll:

Non credo che nel mondo eterosessuale ci siano tutti questi problemi legati alla virilità, cioé se vedo un ragazzo che non rutta, non dice parolacce a getto continuo e non fa apprezzamenti sessuali su qualunque ragazza gli passi davanti agli occhi... Non penso che un ragazzo simile sia visto come meno virile rispetto a uno più "rozzo"...

Posso capire il fastidio quando si vede una persona che invece di essere naturale si comporta in modo forzato apposta per attirare l'attenzione, oppure esalta in maniera assurda determinati atteggiamenti ma solo per attirare sempre l'attenzione...

Isabella

P.S.
Io ho delle movenze femminili (come mi è stato fatto notare, ma di alcune me ne accorgo io, ma mi vengono naturali), mi piace usare il lucidalabbra, uso un profumo da donna, perché nei limiti, mi piace che la mia femminilità venga fuori, mi piacerebbe anche usare il rimmel e la matita per gli occhi… Quindi non starei proprio simpatica a chi non sopporta le persone effeminate… Però io mi sento donna anche se il mio corpo rispecchia quello di un uomo… Come faceva giustamente notare Alessio:
boy-com ha scritto: ma tu che ne sai chi ti trovi davanti...
Forse prima di stare a giudicare una persona bisognerebbe, almeno per un secondo, chiedersi il perché quella persona si comporti in un certo modo…
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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progettogayforum
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da progettogayforum » domenica 17 giugno 2012, 14:34

Hai ragione Isabella e ti chiedo scusa se ho scritto cose che possono averti dato fatsidio. Sto crescendo anche io parecchio grazie al forum e riesco a capire meglio cose che mi sfuggivano del tutto. Grazie di esserci!

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IsabellaCucciola
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 17 giugno 2012, 14:58

progettogayforum ha scritto:Hai ragione Isabella e ti chiedo scusa se ho scritto cose che possono averti dato fatsidio.
Project tu non hai scritto nulla che mi possa aver dato fastidio.
Siccome determinati utenti hanno espresso opinioni un po' forti nei confronti dei ragazzi effeminati, volevo solo chiarire che in alcuni casi un determinato modo di comportarsi ha un motivo...

Penso che alla fine siamo tutti sulla stessa barca e se non ci aiutiamo fra di noi chi ci può aiutare?

L'unica cosa che non capisco è questo bisogno così forte di affemare la propria virilità... Che sia dovuto agli stereotipi che si vedono sempre in giro?

Ringrazio in anticipio chiunque voglia rispondere a queste domande...

Isabella
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barbara
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da barbara » martedì 19 giugno 2012, 7:43

Premetto che avevo proposto di abolire il termine "effeminato" e analogamente "mascolino" perchè risentono molto di certi clichè su ciò che è maschile e ciò che è femminile.
Comunque mi verrebbe da fare un'altra domanda: perchè da parte delle donne non capita la stessa cosa? Perchè le donne non sono infastidite dalle donne "camioniste", come le chiama qualcuno nel forum?
Semmai al contrario noto che questa avversione c'è da parte degli uomini.
Personalmente credo che tutto ciò abbia molto a che fare con il maschilismo , che nel nostro paese è molto molto ben radicato e che a sua volta alimenta anche l'omofobia.
Perchè l'uomo possa conservare il suo potere , i ruoli sessuali devono restare ben distinti fra loro e tutto ciò che li confonde è da rifiutare.
E' lo stesso meccanismo per cui i razzisti propendono per l'apartheid.
L'uomo "effemminato" e la donna "camionista" sono l'equivalente del mezzosangue oppure del nero che pretende di avere una supremazia sul bianco, magari sul posto di lavoro.
Questa è una lettura possibile. Ma ce n'è una seconda , più di tipo psicologico. Ciò che detestiamo a volte ci fornisce informazioni su come ragioniamo , su quali siano le cose che temiamo per noi stessi. Spesso queste cose le proiettiamo sugli altri .
Una volta temevo abbastanza i malati mentali. Credo che fosse perchè vedevo in loro la mancanza di controllo , ed era una cosa che in generale non sopportavo che accadesse nella mia vita.
E' anche vero che poi, avendoci a che fare, la mia paura è sparita .
Il che mi rimanda a una terza lettura: temiamo/detestiamo ciò che non conosciamo , ciò che è alieno rispetto al nostro mondo , ciò che risulta "diverso" , "dissonante" da una realtà a cui siamo abituati.
Ma quando accettiamo di avvicinarci e di conoscere i "diversi" spesso ci rendiamo conto che fra noi e loro c'era un fantasma, ed era proprio quello il vero oggetto della nostra avversione.

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IsabellaCucciola
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Re: ma come vi comportate con i ragazzi effemminati?

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 19 giugno 2012, 20:51

Ciao Barbara, ti ringrazio tantissimo per quello che hai scritto :P ...
Mi ha colpito soprattutto una parte:
barbara ha scritto:Il che mi rimanda a una terza lettura: temiamo/detestiamo ciò che non conosciamo , ciò che è alieno rispetto al nostro mondo , ciò che risulta "diverso" , "dissonante" da una realtà a cui siamo abituati.
Ma quando accettiamo di avvicinarci e di conoscere i "diversi" spesso ci rendiamo conto che fra noi e loro c'era un fantasma, ed era proprio quello il vero oggetto della nostra avversione.
Mi stupisce il fatto che i gay sono i primi a vivere questa cosa, dato che gli eterosessuali li fanno sentire "diversi", e poi in qualche modo non riescano ad avere abbastanza elasticità mentale da accettare chi è "diverso" da loro...
Non so se sono riuscita a spiegarmi...
Grazie ancora...

Isabella

P.S.
Mi spiace che le uniche due persone che hanno scritto siano state solo Project e Barbara.
Io non frequento l’ambiente gay, a parte un ragazzo che conosco ma che vedo raramente (l’ultima volta che l’ho visto era Gennaio…), e l’unico modo che ho per imparare come è fatto l’ambiente gay è quello, nei miei limiti, di frequentarlo (e infatti mi sono iscritta a un forum serio) però è anche quello di porre domande, e le vostre risposte mi aiutano a capire come è il mondo gay, e penso che aiutino chiunque capiti sul Forum e del mondo gay ne possa sapere ben poco, o voglia avere una visione più lucida e meno falsata possibile dell’immagine che accompagna da sempre i gay.
Con questo non voglio lamentarmi, voglio solo dirvi che purtroppo per quanto riguarda l’ambiente gay sono inesperta, perché quello che so l'ho letto da libri che parlano di educazione sessuale (libri che peraltro hanno dei limiti nel trattare l'argomento...), e mi farebbe piacere poter conoscere il mondo gay grazie a voi...
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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