Capire di essere gay 10 anni dopo averlo già capito

L'accettazione dell'identità gay, capire di essere gay
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RoXasVersailles
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Capire di essere gay 10 anni dopo averlo già capito

Messaggio da RoXasVersailles » domenica 27 dicembre 2020, 0:42

Ciao! In realtà non so nemmeno io perché sto scrivendo questo messaggio, probabilmente la solitudine vista la situazione coronavirus.

Comunque volevo solo scrivere qui sia per ringraziare project sia come promemoria per un me futuro.

Per me, malgrado la situazione sanitaria, il 2020 è stato un anno molto importante, perché ha continuato e sviluppato più attivamente un processo iniziato nel tardo 2019.
Sebbene io apparentemente non abbia mai avuto problemi nell'accettare la mia omosessualità nella misura in cui già a 12 anni avevo capito di preferire i maschietti alle femminucce, accettazione a cui è seguito presto un coming out in famiglia ed amici e poi anche generale, mi rendo conto solo adesso che in realtà per tanto tempo ho rigettato molte cose del mondo gay, la "identità" gay diciamo. E ho rifiutato il rapporto tra me ed essa, mascherando con apatia e sarcasmo una profonda invidia che provavo e tutt'ora provo verso chi la propria omosessualità la riusciva ad accettare appieno.
Essa la sto riscoprendo solo da settembre 2019, e ancor più quest'anno. Affrontarla in toto mi è costato, mi costa e so che ancora mi costerà molto, perché affrontare l'identità gay è un affrontare appieno me e l'altro, scavare in profondo dentro di me in un modo che per tanto tempo non sono stato pronto a fare ed in parte non lo sono tutt'ora, ma mi sento ottimista, perché una volta che il processo si è avviato, sebbene ci saranno sicuramente tante resistenze, penso riuscirò a riconnettermi con il mio essere omosessuale in un modo più ampio e significativo del "mi piace il pisello". Essere omosessuale, e non pensavo lo avrei mai potuto anche solo credere, non è solo un gusto sessuale, ma molto di più, e volenti o nolenti, ci segna, e non solo per l'eventuale bullismo o le discriminazioni. Anche in un mondo in cui gli omosessuali e gli eterosessuali hanno pari diritti, mondo verso cui ci stiamo fortunatamente, seppur lentamente, dirigendo, la nostra identità sarebbe stata comunque marcata in modo diverso rispetto alla controparte eterosessuale.

Auguro buone feste a tutti e spero che tutti quelli che si stanno accettando, tra cui, non l'avrei mai detto, inserisco anche me, che pure pensavo di essermi già accettato tanto tempo fa e che ho capito solo recentemente che accettarsi ha un significato molto più profondo di quello che credevo, possano farlo ed essere sereni.

Chiedo scusa per il mio italiano un po' ripetitivo. Ultimamente lo sto usando poco per vari motivi, quindi la mia prosa è diventata molto più macchinosa ed "anglicizzata".

Aggiungo che questo processo è ancora lungo, sono diciamo ad un 50%. A volte faccio anche dei passi indietro. Però almeno, rispetto a prima, ci provo con tenacia e costanza.
I'll chew you up, I'll spit you out, 'cause that's what young love is all about.

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progettogayforum
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Re: Capire di essere gay 10 anni dopo averlo già capito

Messaggio da progettogayforum » domenica 27 dicembre 2020, 2:13

A vent'anni pensavo che la parola gay fosse qualcosa che è meglio non dire, adesso penso che sia la parola più bella del vocabolario!
Aggiungo solo una notissima citazione di Sandro Penna:

Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.

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agis
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Re: Capire di essere gay 10 anni dopo averlo già capito

Messaggio da agis » lunedì 28 dicembre 2020, 11:54

progettogayforum ha scritto:
domenica 27 dicembre 2020, 2:13
Felice chi è diverso
essendo egli diverso.
Ma guai a chi è diverso
essendo egli comune.
Citazione invero molto nota. Altrettanto se non più intrigante potrebbe essere il suo controfattuale.

Triste chi è uguale
essendo egli uguale.
Ma gioia a chi è uguale
essendo egli raro.




(e quindi?) ^ _ ^

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