SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Solitudine, emarginazione, discriminazione, omofobia...
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Marcoblik
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SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da Marcoblik » lunedì 26 aprile 2021, 0:44

Ciao,

sono un gay di 56 anni. Scrivo dopo un'altra giornata trascorsa in solitudine anche a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia di Covid.
Non ho mai avuto una storia sentimentale e sono molto solo anche a livello di amicizie gay. Ho un lavoro in banca che non mi esalta, ho un diploma di maturità tecnica conquistato a fatica poichè all'età di 16 anni ho iniziato ad avere problemi di rendimento scolastico a causa di disturbo ossessivo compulsivo esordito in concomitanza con la morte di mio padre. Purtroppo la diagnosi di doc è avvenuta dopo anni di cura in psicoterapia. Per il doc mi furono prescritti anche psicofarmaci che prendo anche ora seppure in dosaggio differente. IL DOC è rientrato.
Sono in psicoterapia da decenni con vari approcci. Inizialmente a causa di disturbo ossessivo compulsivo poi per problemi di autostima, tuttora persistenti. Ho sempe faticato a fare amicizie ma ora la situazione è fuori controllo e la pandemia ha peggiorato la situazione. Temo che quando finalmente sarà possibile riprendere i contatti sociali io continuerò a non essere in grado di costruirmi delle relazioni. Le relazioni sono importanti anche per potersi dare delle possibilità alla ricerca di una relazione sentimentale. Io sono sostanzialmente disperato e penso che non ci riuscirò mai a ricostruire una rete di amicizie. Mi trovo furoi contesto e diverso ovunque. Avrei bisogno di risolvere tutti i mei problemi ma non trovo una soluzione. Al mio terapeuta ho espresso più volte la sensazione di non riuscire a risolvere le mie difficoltà. Non so più cosa fare. Forse ho espresso pensieri un po' confusi ma sono preda dello scoraggiamento e dell'età ormai avanti. Mi continuo a sentire un fallito. Ti ringrazio. Marco

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progettogayforum
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Re: SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da progettogayforum » lunedì 26 aprile 2021, 1:28

Ciao Marco,
intanto grazie per questo messaggio. Sei registrato sul forum dal 2012 e questo è il tuo primo messaggio, quindi non deve essere stato facile scriverlo e ancora meno parlare di te in modo così diretto, ma lo hai fatto. Il forum, per quanto appaia ormai in disarmo, è comunque ancora seguito e forse serve anche a qualcosa. Intanto hai fatto oggi un passo per costruire dei contatti, può sembrare poco ma non lo è, e poi, sì, il doc, l’autostima, tutto quello che vuoi, cose che non possono essere minimizzate, certo, ma vanno pure inquadrate forse senza sentirsi troppo vincolanti alla psicoterapia, che può essere utile, ma può essere anche condizionante. Puoi soffrire molto per la mancanza di una relazione sentimentale, intendo dire di coppia, ma non è detto affatto che una relazione di coppia non possa complicare ulteriormente le cose. Trovare un compagno è una cosa oggettivamente difficile per chiunque e non è affatto detto che sia la cosa più sensata per trovare una senso nella propria vita. Il discorso è diverso per le amicizie, che possono essere il vero stabilizzatore dell’umore di una persona. L’idea di una relazione sentimentale parte sempre da un modello, che ciascuno di noi ha in mente, il fatto è che poi, quello che è realmente possibile spesso è lontanissimo da quel modello e può avere benissimo senso lo stesso, solo che noi non lo capiamo e lo rifiutiamo perché non è conforme al nostro modello astratto. I modelli andrebbero abbandonati per cercare di dare un valore a quello che è realmente possibile e che non è poco. Per esempio se si parte dall’idea di un rapporto di coppia totalizzante, esclusivo, che è capace di cambiarci radialmente la vita, beh, allora il rischio di non trovare mai nulla di soddisfacente è enorme, perché ci sono molti rapporti possibili, che sono parziali, non esclusivi, non totalizzanti, ma che nella loro parzialità hanno eccome un valore, il valore del relativo, che però esiste, mentre le cose assolute e totalizzanti spesso sono solo espressione di bisogni e non hanno niente a che vedere con il possibile. È possibile eccome costruire amicizie, non travolgenti, non totali, ma vere, parziali certo, ma reali. Se ci si stacca dalla dimensione delle ipotesi e si considera la realtà possibile si scopre una ricchezza di possibilità che prima non si vedeva. 56 anni sono tanti? Beh, dipende dai punti di vista. È possibile a 56 anni avere una vita soddisfacente? La risposta è certamente sì. Intanto posto questa prima risposta, e spero che tu possa vederla a breve. Benvenuto nel Forum!!

T4O
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Re: SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da T4O » venerdì 30 aprile 2021, 19:36

Ciao Marco benvenuto e che storia!
Vorrei che raccontassi di più.
Mi piace ascoltare e hai un modo molto educato di porre le questioni.
Grazie per aver rotto il silenzio e aver condiviso un tassello importante della tua vita fin qui.
Tieni duro col covid!
T4o
ogni giorno qualcosa di bello ti è già successo e qualcosa di bello ti accadrà ancora.

Davide94
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Iscritto il: domenica 10 dicembre 2017, 20:30

Re: SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da Davide94 » domenica 2 maggio 2021, 13:29

Ciao Marco, e benvenuto anche da parte mia.
Sai, anche per me il tema della difficoltà a costruire delle amicizie e a mantenerle nel tempo era ed è centrale.
Ma sono convinto che nella vita si possa cambiare in maniera incredibile, più volte.
Ci si può guardare metaforicamente allo specchio e trovare il proprio carattere, il proprio rapporto con gli altri, la propria condizione in generale molto diversa da quella di qualche anno prima, o solo di qualche mese prima.
C'è stato un periodo della mia vita, da adolescente, in cui di amicizie vere non avevo proprio nessuna.
Ho avuto poi la fortuna di conoscere alcuni ragazzi e alcune ragazze con cui ho condiviso anni importanti e che mi hanno fatto comprendere che la solitudine non è irrimediabile.
Non so quanto sia frequente incontrare le persone giuste, ma accade eccome, e quando accade le difficoltà possono diventare molto relative ed essere anche ampiamente superate.
Ora, complice probabilmente anche la pandemia, sento di aver fatto molti passi indietro su questo fronte, ma se è stato possibile cambiare in precedenza, lo è anche adesso.
Spero di essere riuscito a trasmetterti almeno un po' il mio pensiero su questo tema, e soprattutto spero che tra qualche tempo potrai guardare alle difficoltà attuali come a una cosa passata.
Questo forum, è vero, non è frequentato attivamente come un tempo, ma molte persone ci sono legate.
Magari ci sarà l'occasione anche per te di stringere rapporti di amicizia con qualcuno qui.
Nel frattempo, ancora benvenuto e a presto.

Davide
"Tutto quel che ho di me
Non vale il poco che tu hai di me."

Marcoblik
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Iscritto il: domenica 25 marzo 2012, 21:50

Re: SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da Marcoblik » lunedì 10 maggio 2021, 14:29

Ciao e grazie per le risposte ricevute.
Ieri, seconda domenica di zona gialla per la Lombardia, sono andato a vedere un film al cinema; poi, a differenza della domenica prima, sono andato in un locale a Milano a fare happy hour. Il tutto da solo. Non tanto inaspettatamente mi è preso nuovamente lo sconforto e sono rientrato a casa con l’umore un po’ depresso.
Uno di voi mi ha chiesto di raccontarmi di più...
Forse potrei iniziare veramente da questo forum ad invitare chi lo volesse a contattarmi per conoscermi e conoscerci. E poi chissà... Abito vicino a Milano, in provincia di Monza Brianza.
Ho interessi che seguo in maniera discontinua: cinema, mostre, gite. Ma soprattutto viaggi, quando possibile. Grazie e alla prossima. Marco

Marco40
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Re: SOLITUDINE DI CINQUANTENNE

Messaggio da Marco40 » lunedì 30 agosto 2021, 22:49

Ciao Marco, il tuo messaggio mi ha colpito molto perché pur essendo più giovane di te vivo una condizione molto simile alla tua.
Anche io ho attraversato un periodo in cui alcune cose le facevo da solo, ma poi ho smesso per un motivo. Quando mi capitava di vedere al bar o al ristorante persone sole come me sentivo dentro una pena grandissima, ed è probabilmente quello che provavano gli altri vedendo me completamente solo. Da quel momento ho smesso, e le uniche cose che faccio da solo sono i viaggi e i miei giri in bicicletta. Purtroppo i primi al momento non posso farli per i problemi che tutti conosciamo, ma appena passerà tutto riprenderò a viaggiare come prima. Se hai tempo e modo il viaggio può aiutare, non hai idea di quante persone viaggino in solitaria e si incontrino negli ostelli o nei viaggi di gruppo. Può essere un'ottima "terapia", te la consiglio.
Un altro consiglio che mi permetto di darti è quello di accettarti e di accettare la condizione di solitudine nella quale ti trovi. Sono convinto che tutti noi andiamo incontro ad un destino e da quello difficilmente sfuggiamo. Possiamo arredare come vogliamo il nostro tunnel, fare finta di uscirne ogni tanto, ma alla fine resta sempre il nostro tunnel. Siamo figli di un dio "minore", o meglio, di un dio "diverso" forse.
Ti auguro che tutto ti possa andare per il meglio in futuro.
M.

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