AlbusDumbledore ha scritto: ↑venerdì 8 novembre 2019, 23:50
Sei post consecutivi...
Agis...tutto bene?
Pfffffft non me ne parlare Albus... come faremo a competere con i giappo con tutti gli emboli che partono in questo ologramma sgarrupato bah, mpf, tzè!
Qui si sta a risparmià troppo nel controllo di qualità raga... Ma dove si è cacciato il motorino helpinoooo?
Vabbè, dunque, vediamo... Sì! Evviva! La zampa sembra ancora appiccicata nonostante tutto! Vabbè, vabbè sarà stato lo stellone italico ^ _ ^. Ora, però, il primo che dice che la talpa scrive perché la zampa va, gli faccio tirare in testa da Davide una bella mattonata virtuale, ecco!
Ovviamente sì, è sono d'accordo anche sul tuo precedente commento quando includi libertà che si lascia al proprio compagno. Sono decisamente irrinunciabili ed essenziali. Altrimenti è lì che si sfocia nel possesso, o almeno secondo ciò che penso io.
L'affetto e la tenerezza di cui parli, però, non la trovo come un fenomeno di possesso. Più c'è e meglio è.
Poi se il possesso diventa un modo di includere totalmente il compagno in te stesso, di sentirlo tuo totalmente, io non ci trovo niente di male...ma ci deve essere una reciprocità, è essenziale che ci sia reciprocità.
Ma insomma Help! come al solito l'algoritmo Albus trascura tanto gli input immediati quanto la semantica generale. Ma che roba! Ma che maniere! Giovini algoritmi impertinenti!
Se nella programmazione italica possiam costruire due distinti oggetti categoriali: affetto/tenerezza e possesso, ciò dipende dal fatto che, a questi due diversi significati, corrispondono mentalmente due significanti altrettanto differenti ed il problema appare dunque manifestamente non essere quello di una impossibile assimilazione ma quello di una sovrapposizione incongrua o, volendo introdurre nell'espressione il valore negativo, di un'inquinamento operato dall'uno sull'altra.
Sui versi in francese... ti dirò, grazie a Dio non sono ancora arrivato a pensarla in questo modo xD La sofferenza c'è, è inevitabile.
Lewis scrisse "Amare significa, in ogni caso, essere vulnerabili. Qualunque sia la cosa che vi è cara, il vostro cuore prima o poi avrà a soffrire per causa sua [.…]" e ha perfettamente ragione! Ma perché ha ragione, agis?
È poi così giusto lasciarsi andare a questo impeto emozionale che tanto ci distrugge? Ne possiamo fare a meno?
E daje Albus! Errare humanum, perseverare diabol... ahem *cof cof* ^ _ ^ Ma, come potresti pretendere di fare a meno di un che di cui hai costruito efficacemente la diade significante/significato? Chiediti piuttosto che cosa tu/io/noi tutti si esprima verbalmente quando si parli di affetto e/o di amore. Quali ne siano le differenze. quali ne siano le analogie...
P.S.
A proposito di "diabolico", qualunque pretesa di presuntivo "satanismo" in senso personalistico sembrerebbe ridicola. Secondo te, all'interno della bibbia, il "satan" è un costrutto di tipo oggettivo o categoriale?