AMORE GAY DOPO 20 ANNI INSIEME

Coppie gay, difficoltà, prospettive, significato della vita di coppia dei gay
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5983
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

AMORE GAY DOPO 20 ANNI INSIEME

Messaggio da progettogayforum » domenica 24 marzo 2024, 17:01

Ciao Project.
Certe volte comincia a venirmi la paura di non amare veramente il mio ragazzo. Gli voglio bene, lo considero un bravo ragazzo, perché lo è, un tempo ne ero innamorato e pensavo a lui di continuo, oggi quella forma di trasporto non c’è più. Si fa sesso lo stesso e viene pure bene, ma è una cosa diversa, penso non solo per me, ma pure per lui: è un modo di sentirsi accettati, proprio come ho letto da qualche parte qui nel forum. Non siamo una coppia giovanissima, ci avviciniamo piano piano ai 40 e io il tempo delle farfalle nello stomaco l’ho dimenticato; lui, almeno penso, non lo ha ancora dimenticato e certi trasporti genuini li ha. Io li ho molto raramente, ammesso che ci siano veramente, ma stare con lui non è comunque una cosa meno bella, dal mio punto di vista le cose hanno un senso lo stesso, non è paradossale, è proprio così. In fondo ci conosciamo bene da parecchi anni e sappiamo che, magari con qualche alto e basso, resteremo insieme, su questo credo che i dubbi ormai siano stati messi da parte. Ci capiamo? Direi proprio di sì. Lui si rende conto che per me le cose sono cambiate? Anche qui la risposta è sì. Anche se è ancora molto bello e sembra decisamente più giovane della sua età, io lo vedo fragile, non so nemmeno io perché. Certe volte si inalbera per cose che non capisco, ma i malumori passano facilmente. Anni fa abbiamo avuto una relazione burrascosa, ma adesso è tutto molto più tranquillo, qualche problema ogni tanto c’è lo stesso, ma in linea di massima sono più scaramucce che altro. Siamo una coppia che ha trovato il suo equilibrio, che ha le sue abitudini, tra noi c’è un clima molto familiare. L’interesse sessuale in qualche modo c’è ancora ma ci sono anche tante altre cose, tra noi non c’è più niente da scoprire, sappiamo tutto l’uno dell’altro, anche cose che non pensavamo che avremmo rivelato mai a nessuno e tra noi non è cambiato nulla. Ultimamente è diventato più dolce, meno aggressivo. Io cerco di venirgli incontro come posso. Non conviviamo, e lo abbiamo deciso di comune accordo. Qualche volta viene a casa mia, più raramente vado io a casa sua e passiamo insieme un pomeriggio o una mattinata. Non succede mai che passiamo insieme più tempo di così. Non ricordo di avere mai passato con lui una intera giornata o una notte. Il sesso è una componente fondamentale del nostro rapporto, e anche qui, col passare del tempo, la disponibilità e la comprensione reciproca sono aumentate, e anche la sintonia, cioè il sentire e pensare cose analoghe. Siamo più simili dei primi tempi. Lui ha bisogno della sua libertà, che per lui è essenziale come l’aria, ha bisogno che non ci si senta per qualche giorno, che nessuno gli chieda, dopo, che cosa ha fatto in quei giorni e io non glielo chiedo perché me lo dice lui e qualche volta mi preoccupa un po’ perché non ha troppe remore in fatto di sesso e la paura delle malattie c’è. Non so se riuscirà mai a stare tranquillo o ad accontentarsi di me, non lo biasimo per questo, perché io, in fatto di sesso, non sono certo l’uomo dei suoi sogni, anche se lui a stare con me ci tiene, non lo dice, ansi dice il contrario, ma poi mi arriva a casa alle ore più improbabili e dirgli di no sarebbe per lui come una coltellata. Io gli voglio bene, La mia esperienza sessuale è piuttosto ridotta, sono stato con pochissimi ragazzi (tre in tutto con lui) ma lui è stato l’unico amore della mia vita, dico che è stato, perché anni fa ci tenevo anche io in modo quasi morboso, ma adesso è diverso, lo vedo più come un fratello, quando ci vediamo cerco di capire come sta ma non provo mai a parlare con lui, non servirebbe a niente, lui ha i suoi tempi, certe volte mi stupisce perché se vuole parlare lo fa senza remore, ma non glielo devi chiedere, una cosa la fa soltanto se è proprio lui che pensa di doverla fare. Non si lascia convincere. I miei gesti affettuosi nei sui confronti sono tipiche attenzioni familiari come l’avere sempre in frigo qualcosa di suo gusto. In questo modo ho finito per mangiare le cose che piacciono a lui, perché, per avere sempre per lui le cose fresche, quelle un po’ più attempatelle le mangio io. Quando viene da me fa sempre una puntatina al frigorifero a caccia di golosità, ma se gli chiedo se vuole mangiare qualcosa mi dice sistematicamente di no in modo perentorio. Da quando lo conosco, non ho mai cercato altri ragazzi, volevo solo lui e, cosa strana e quasi incredibile, lui voleva me, o meglio voleva anche me, ma mi voleva veramente. Abbiamo momenti di intimità che qualche volta sono bellissimi, sempre senza parole, perché le parole suonerebbero stonate e inopportune. Ci sarà un futuro nostro, cioè intendo in due in modo esclusivo? Questo proprio non lo so, ma non lo credo, probabilmente si andrà avanti così per qualche altro anno e poi piano piano finiremo magari a convivere come una tranquilla coppia anzianotta. Avevo sognato di stare con lui, il sogno si è realizzato, ma in un modo diversissimo da come lo avevo immaginato . Siamo arrivati a questo punto, dire che sono felice mi sembra troppo, ma non sono deluso, in fondo siamo in due e, a tratti, andiamo anche avanti insieme. Lo vedo nella mia vita come una presenza abituale da anni, una presenza di cui potei anche fare a meno, come lui potrebbe fare benissimo a meno di me, ma abbiano percorso tanta strada insieme e penso che andremo avanti così finché durerà.

Rispondi