SESSO GAY E RAGAZZI COMPIACENTI

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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SESSO GAY E RAGAZZI COMPIACENTI

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 6 marzo 2024, 17:01

Ciao Project, ho letto sul forum e sul manuale un po’ di cose sul sesso gay che mi sembrano molto condivisibili, però penso che non bisognerebbe mai dimenticarsi che pure tra i gay c’è una variabilità estrema di gusti sessuali. Certo le cose di fondo sono sempre più o meno le stesse ma, per esempio, ci sono ragazzi che vivono il sesso come una specie di gioco e altri che lo circondano di una specie di alone mistico tipo tragedia greca come se fosse una specie di liturgia. Ci sono quelli che ci vogliono per forza mescolare qualche cosa strana, qualche caratteristica che per loro è importante e per gli altri è del tutto indifferente se non addirittura sgradita. Ci sono quelli che vogliono o preferiscono un linguaggio aggressivo oppure pieno di espressioni di disprezzo, ovviamente è più una specie di gioco che altro. Insomma non c’è una sessualità gay ma ci sono tante sessualità gay quanti sono i gay.
Qualche volta la specificità dei gusti sessuali crea qualche problema di accettazione perché quello che a uno sembra assolutamente eccitante e desiderabile, per un altro può essere quanto meno una stranezza, se non proprio qualcosa di patologico. Io penso che in fondo i gradini dell’accettazione reciproca siano tanti ma quello più delicato è proprio quello legato alle fantasie sessuali, perché accettare le fantasie sessuali dell’altro, in fondo, è possibile, se la cosa è reciproca o se si accetta di comune accordo di avere una sessualità comune “finché è possibile” senza pretendere che ci sia una unità che sarebbe del tutto falsa e forzata. È anche evidente che se uno è abituato alla sua sessualità, il contatto vero con la sessualità di un altro può essere destabilizzante. Alla fine è tutta questione di equilibrio, di volontà di costruire anche in questo un qualcosa di comune. Bisogna in ogni caso stare molto attenti a non urtare la suscettibilità dell’altro e rispettare il suo mondo sessuale, anche se è diverso dal nostro, perché quando si tratta di sessualità la suscettibilità è massima e una mezza parola stupida sfuggita al controllo razionale o una smorfia anche solo accennata possono creare nell’altro ferite dolorose, perché si tratta dell’intimità profonda di una persona.
Ci sono ragazzi che, per farsi accettare presto e bene, recitano, cioè fingono di avere delle caratteristiche sessuali che non hanno, lo fanno per compiacere l’altro, magari è un segno di debolezza, ma penso che sia profondamente sbagliato. Ho imparato per esperienza diretta che è molto meglio essere se stessi fino in fondo, anche a costo di venire ad uno scontro col proprio compagno. Io, personalmente, non ho mai sopportato i ragazzi compiacenti, che sembrano non avere un carattere proprio. Se vuoi essere accettato nel senso serio del termine, devi essere quello che sei, devi avere la tua personalità e devi essere accettato con la tua sessualità vera! Se l’altro non la rispetta, mandalo a quel paese! Potrebbe non condividerla, ma in quel caso potreste sempre trovare un terreno comune senza imporre niente a nessuno, ma deve rispettarla, perché quella sessualità, pure se può sembrare strana, alla fine, è una parte di te e pure una parte fondamentale.
Personalmente ci ho messo anni ad accettare la sessualità del mio compagno in tutti i suoi aspetti e non è stato facile per niente perché avevo in mente tanti pregiudizi stupidi e assumevo atteggiamenti moralistici, lui però ha avuto pazienza e soprattutto è stato radicalmente onesto e gli deve essere costato molto caro, ma lo ha fatto. Non so se io avrei avuto lo stesso coraggio, ma lui lo ha avuto.
Project, se pensi che questi argomenti meritino un approfondimento io sono sempre disponibile.
Mich89

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Re: SESSO GAY E RAGAZZI COMPIACENTI

Messaggio da progettogayforum » venerdì 8 marzo 2024, 11:03

Ciao Mich. Intanto grazie per il contributo. I ragazzi compiacenti esistono nel mondo gay esattamente come esistono partner compiacenti (uomini e donne) nel mondo etero. Essere compiacenti è una tecnica si seduzione, si è compiacenti per essere più graditi, più accettati, forse anche più amati. Ma l’impiego delle tecniche di seduzione è un segno di mancanza di spontaneità, forse di timore di dimostrarsi come realmente si è, se non anche di finalità strumentali, cioè di seduzione finalizzata ad una “sistemazione” affettiva se non addirittura economica e sociale. Le storie senza momenti di crisi, senza incomprensioni, senza resistenze, sono false storie o meglio sono storie costruite e non spontanee. Penso anch’io che, se si vuole veramente costruire un dialogo, quel dialogo debba essere autentico e senza reticenze. I segreti, il non detto, le riserve mentali sono il sintomo che si sta giocando una partita a scacchi la cui finalità non coincide col fatto stesso di giocare. Un ragazzo vero, onesto, che ti dice le cose in faccia, che ti frena quando perdi il lume della ragione e non sparisce e non te lo fa pesare quando dici sciocchezze, ma te le fa notare con amore per farti stare meglio e non per averla vinta su di te, è in effetti il migliore candidato per la vita di coppia. Una coppia è formata di due persone, una coppia non è una forma di simbiosi, ma è una realtà dinamica in continuo mutamento in cui due persone stanno bene insieme, ma ciascuna restando se stessa, senza alcun obbligo di conformarsi ai desideri dell’altro. E se questo vale per qualsiasi aspetto della vita di coppia, vale in particolare nella dimensione sessuale. L’armonia non sta nel fatto che uno dei due si adegua ai desideri dell’altro e si va avanti così, ma nella ricerca di un equilibrio, nella convinzione che lo stare insieme vale più di questa o di quella fantasia sessuale. È molto improbabile che i comportamenti sessuali di due ragazzi gay siano tanto diversi da essere inconciliabili. Alla base della cosiddetta inconciliabilità non c’è la tanto la differenza tra i comportamenti e le fantasie sessuali quando l’incompatibilità fisica dei due presunti partner, non è quello che si fa o che si dovrebbe fare insieme a costituire il problema quando il fatto che l’altro è una persona che di fatto non ci interessa, non ci attrae, non ci stimola sessualmente. È per questa ragione che le coppie nate per obbligo o perché almeno si fa qualcosa, o perché tanto un ragazzo vale l’altro, sono destinate a non durare. Alla base di queste pseudo-coppie non c’è un’attrazione profonda e reciproca. Quando quell’attrazione c’è, non sono possibili scelte di nessun tipo, si desidera quel ragazzo, tutto il testo è marginale, si desidera essere notati, apprezzati, capiti da quel ragazzo e si sta veramente a disagio se l’ipotesi di costruire un rapporto con quel ragazzo si fa più remota o, peggio, se ci si rende conto che quel ragazzo non ci corrisponde. Mentre quando da quel ragazzo arrivano segnali di corrispondenza e ci si va convincendo che di fatto un rapporto già esiste, la fantasia galoppa, tenuta a freno soltanto da qualche residuo di razionalità. Se poi ci si rende conto di essere a nostra volta voluti, desiderati e amati, beh, allora si raggiunge uno stato di vera esaltazione affettiva, che cambia radicalmente la vita.
Non essere aggressivi e mantenere sempre il rispetto dell’altro è una cosa, essere compiacenti è una cosa completamente diversa. Essere compiacenti significa accettare di avere un ruolo non paritario, accettare l’idea di adeguarsi come un dovere o una auto-imposizione, accettare che il gioco non si conduce in due ma c’è chi sceglie e chi si adegua. Su queste basi una vera vita di coppia, cioè di rispetto e di condivisione, non è possibile. Rinunciare al proprio compagno può essere doloroso, perfino quando ci si accorge che il proprio compagno è in effetti diversissimo da come pensavamo che fosse, ma rinunciare a se stessi mostrandosi compiacenti per restare legati al proprio compagno è certamente peggio.

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