PENSIERI SPARSI DI UN VECCHIO GAY

La vera vita dei gay anziani, Gay e problemi della terza età, Gay anziani e ricordi di vita.
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progettogayforum
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Re: PENSIERI SPARSI DI UN VECCHIO GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 13 ottobre 2019, 23:06

Mi permetto di dire ad Albus che apprezzo molto gli entusiasmi di chi comincia la sua strada o vuole cambiare strada. Anche i sogni hanno un valore ma, salvo rarissimi casi, il lavoro, qualsiasi esso sia, è una fatica spesso frustrante. Bisogna dedicare il proprio tempo non solo fisico ma mentale ad un insieme di cose che sono già strutturate e si possono solo accettare, per quanto siano paradossali e assurde, se si vuole restare un quell'ambiente. C’è poco di creativo, molto di ripetitivo, i rischi sono molti e le gratificazioni decisamente poche. Qualcuno ha detto che si dovrebbe lavorare per il lavoro e non per lo stipendio e questo in teoria lo capisco, però, tra una missione accettata con coraggio e una missione impossibile c’è differenza e qualche volta si arriva a pensare che si tratti proprio di missioni impossibili. Ho visto insegnanti in fuga precipitosa da certe scuole dove era veramente una scommessa sopravvivere, decisi ad andare anche lontanissimo, pur di cambiare ambiente. Spesso il lavoro, tutti i tipi di lavoro, richiedono la massima prudenza, le famose tre scimmiette: “non vedo, non sento, non parlo”. Ho visto insegnanti mandati a coprire colleghi assenti che facevano il conto alla rovescia perfino dei secondi aspettando il sospirato suono della campana, per essere liberati da ambienti in cui la maleducazione, l’aggressività e anche peggio stimolavano il protagonismo del tipo più volgare. In qualche caso resistere in certi ambienti è terribilmente difficile. La squalificazione è generalizzata, nessuno vuole rogne, e si fa finta che tutto vada bene. È possibile creare un contatto con gli studenti? Beh, forse, da qualcuno, rarissimo, è possibile avere un minimo di rispetto, il resto semplicemente non esiste. Ho sentito discorsi di genitori che danno un’idea del livello culturale (per non dire altro) in cui vivono i ragazzi. Un genitore era furioso perché il figlio era stato sorpreso a copiare e inveiva contro il figlio non perché aveva imbrogliato, ma perché si era fatto beccare! La scuola non ha il rispetto non solo dei ragazzi ma soprattutto dei genitori, oggi un insegnante si vergogna di dire che mestiere fa, perché se lo dice lo guardano come un morto di fame! Un genitore di scuola pubblica diceva in faccia all'insegnante: “Lei è pagato con i MIEI soldi!” – Chi ha orecchio per intendere intenda! Sottolineo che in altri ambienti professionali è ancora peggio, ma almeno c’è una gratificazione economica.

Alyosha
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Re: PENSIERI SPARSI DI UN VECCHIO GAY

Messaggio da Alyosha » domenica 13 ottobre 2019, 23:17

Sono così sorpreso dal leggere queste cose, perché di fatto raccontate un mondo che somiglia tanto a quello che vivo io. Negli anni ho imparato a farmi una corazza rigida che mi protegge da quasi tutto. Ma l'ambiente ospedaliero è molto simile a quello che descrivete per la scuola. Probabilmente non è un caso, ma un cambiamento premeditato e sistematico di stili di vita. E' stato importante uscire dall'incanto di un mestiere che probabilmente avevo idealizzato.
Le difficoltà dell'essere infermiere le ho dovute subire una ad una e tante mazzate mi sono arrivate sui denti in questi anni, però sento di avere ormai gli anticorpi per certe situazione e anche la giusta esperienza. Voglio prendermi questi 24 CFU, per chiudere un cerchio, di questo ormai sono convinto. Ma valuterò con molta calma cosa fare quando arriverà il concorso (se arriverà). La calma è quella di chi un lavoro ce lo ha già, che gli è pure costato tanti sacrifici e fatica.
Ancora grazie per la chiaccherata.

Lao
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Re: PENSIERI SPARSI DI UN VECCHIO GAY

Messaggio da Lao » lunedì 14 ottobre 2019, 12:23

Un'info tecnica per Alyosha: ricordati di controllare nelle normative ministeriali che la laurea che hai conseguito, probabilmente vecchio ordinamento, sia compatibile con l'insegnamento della filosofia. Che io sappia, è possibile integrare crediti di una certa disciplina, ma se si proviene da un corso di laurea incompatibile non è comunque possibile insegnarla. Buona fortuna.

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