ma che razza di domanda del cavolo...
ma secondo voi "noi" etero siamo tutti cretini che vi vediamo come una categoria?
questo post non mi piace, prevede due categorie "etero" e "gay"
ma non è proprio quello che non vogliamo?
io sono Pallina e vedo Pallino così... non c'entra se siamo etero gay biondi mori alti e bassi
vero, ci sono persone che vedono tutti i gay allo stesso modo
come c'è chi vede tutti i musulmani allo stesso modo
ma iniziamo noi persone intelligenti a combattere questo modo di ragionare
io Pallina non so dire come vedo gli omosessuali, perché dovrei sapere di quale specifica persona stiamo parlando
così come spero che Tizio non mi veda come "categoria etero" ma come persona
eddai, iniziamo a dire che bisogna ragionare così
sono etero e vi vedo così....
Re: sono etero e vi vedo così....
Parte del complesso ragionamento che porta un ragazzo a capire chi è, anche a risolvere eventuali diatribe con se stesso...è capire che una parola non fa di lui quello che è.
Gay, bisex, etero... prima di tutto definizioni e in secondo luogo categorie. In molti dicono che ragionare per categorie aiuta a capire il mondo; una visione semplificata che, teoricamente parlando, agevolerebbe i nostri ragionamenti... D'altro canto, quel che dici è vero, ragionando in quel modo, ci si dimentica che queste definizioni semplificano... tralasciano... non includono praticamente niente di quello che è "persona".
Edit: pallina, già che ci sono e perdona la mia mancanza, ne approfitto anch'io per darti il benvenuto nel forum Per qualsivoglia informazione e aiuto, non esitare a chiedere
Gay, bisex, etero... prima di tutto definizioni e in secondo luogo categorie. In molti dicono che ragionare per categorie aiuta a capire il mondo; una visione semplificata che, teoricamente parlando, agevolerebbe i nostri ragionamenti... D'altro canto, quel che dici è vero, ragionando in quel modo, ci si dimentica che queste definizioni semplificano... tralasciano... non includono praticamente niente di quello che è "persona".
Edit: pallina, già che ci sono e perdona la mia mancanza, ne approfitto anch'io per darti il benvenuto nel forum Per qualsivoglia informazione e aiuto, non esitare a chiedere
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay
Re: sono etero e vi vedo così....
Grazie Marco!!!
Beh, sì... siamo persone e il nostro orientamento sessuale serve a definirci se si tratta di trovare un compagno
Non serve a niente per tutto il resto.
E spesso noto che invece sono proprio le persone omo ad usare il "noi" per distinguersi dal voi.
In questi giorni in cui sto provando a capire cosa possa provare mio figlio (sono un genitore, penso sia umano) mi chiedo cosa provi a vedere intorno a se un mondo di etero dove ancora gli omo hanno pudore nel manifestarsi. E capisco che si possa arrivare a desiderare un ambiente completamente amico...
Però... però non è un aiuto. Bello sarebbe se questi particolari "problemi" fossero solo una parte dei problemi.
L'accettazione da parte dei genitori: leggo che ancora oggi ci sono genitori che non accettano un figlio perché gay, ma ci sono genitori che non accettano i figli per tanti motivi
Sarebbe bello che la discussione fosse tra figli non accettati, e che l'essere gay fosse UNO DEI TANTI MOTIVI
Una mia amica che fa volontariato a uno sportello genitori arcobaleno o come si chiamano mi ha detto "dai che tra un po' sei dei nostri"
beh, le ho detto, sono già dei vostri e faccio volontariato anche io
Insomma, per dire che spesso è proprio chi è omosessuale che si avverte come diverso, che vive un "noi" e un "voi", che nella realtà non c'è
Beh, sì... siamo persone e il nostro orientamento sessuale serve a definirci se si tratta di trovare un compagno
Non serve a niente per tutto il resto.
E spesso noto che invece sono proprio le persone omo ad usare il "noi" per distinguersi dal voi.
In questi giorni in cui sto provando a capire cosa possa provare mio figlio (sono un genitore, penso sia umano) mi chiedo cosa provi a vedere intorno a se un mondo di etero dove ancora gli omo hanno pudore nel manifestarsi. E capisco che si possa arrivare a desiderare un ambiente completamente amico...
Però... però non è un aiuto. Bello sarebbe se questi particolari "problemi" fossero solo una parte dei problemi.
L'accettazione da parte dei genitori: leggo che ancora oggi ci sono genitori che non accettano un figlio perché gay, ma ci sono genitori che non accettano i figli per tanti motivi
Sarebbe bello che la discussione fosse tra figli non accettati, e che l'essere gay fosse UNO DEI TANTI MOTIVI
Una mia amica che fa volontariato a uno sportello genitori arcobaleno o come si chiamano mi ha detto "dai che tra un po' sei dei nostri"
beh, le ho detto, sono già dei vostri e faccio volontariato anche io
Insomma, per dire che spesso è proprio chi è omosessuale che si avverte come diverso, che vive un "noi" e un "voi", che nella realtà non c'è
Re: sono etero e vi vedo così....
Non hai tutti i torti... Eppure, provandolo sulla mia pelle ogni giorno.. dico che è in parte è vero, siamo in una società con molti preconcetti radicati, che arriva a far sentire diversi.
In un ambiente sano diciamo, anche come quello che può essere fra amici, non si arriva neanche lontanamente ad intendere la sessualità su fronti diversi dalle dinamiche eterosessuali, se la questione non è esplicitamente posta.
Probabilmente è vero che il contesto influisce enormemente in tutte queste situazioni... ma volendo generalizzare, credo che parte di quella diversità che spesso viene avvertita, sia anche parte degli aspetti di quello che caratterizzano la nostra realtà, tutta italiana.
Per farla breve, non parlerei solo di autoghettizzazione, anche se l'abuso della parola "noi" l'ho visto tante volte.
In realtà, per come la vedo adesso, infatti mi ha colpito leggerlo, la ricerca di un ambiente amico è un obbiettivo che ancora si fa particolarmente impellente. Forse, è solo il bisogno di libertà, di essere e di esistere.
In un ambiente sano diciamo, anche come quello che può essere fra amici, non si arriva neanche lontanamente ad intendere la sessualità su fronti diversi dalle dinamiche eterosessuali, se la questione non è esplicitamente posta.
Probabilmente è vero che il contesto influisce enormemente in tutte queste situazioni... ma volendo generalizzare, credo che parte di quella diversità che spesso viene avvertita, sia anche parte degli aspetti di quello che caratterizzano la nostra realtà, tutta italiana.
Per farla breve, non parlerei solo di autoghettizzazione, anche se l'abuso della parola "noi" l'ho visto tante volte.
In realtà, per come la vedo adesso, infatti mi ha colpito leggerlo, la ricerca di un ambiente amico è un obbiettivo che ancora si fa particolarmente impellente. Forse, è solo il bisogno di libertà, di essere e di esistere.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay
Re: sono etero e vi vedo così....
Condivido quello che scrivi, che si debba cominciare a ragionare e parlare più di sessualità umana che di eterosessualità o omosessualità, ma l'affermazione
>....spesso è proprio chi è omosessuale che si avverte come diverso, che vive un "noi" e un "voi", che nella realtà non c'è
mi sembra un po' ingenua. Nella realtà un “voi” e un “noi” esistono in virtù del fatto che ai “diversi” non sono riconosciuti gli stessi diritti dei “normali”.
>....spesso è proprio chi è omosessuale che si avverte come diverso, che vive un "noi" e un "voi", che nella realtà non c'è
mi sembra un po' ingenua. Nella realtà un “voi” e un “noi” esistono in virtù del fatto che ai “diversi” non sono riconosciuti gli stessi diritti dei “normali”.