Pensieri in gocce
Re: Pensieri in gocce
Il mio riflesso nello specchio
trema l'occhio mentre lo guarda.
Non lo sopporto più quello sguardo...
Mi giudica, mi distrugge
Ogni errore... non me ne passa uno.
E' come in una danza a due
Che quando pesti un piede l'altro ti guarda
Ogni singola volta.
Eppure questa canzone io non l'ho mai ballata
Tu, dall'altra parte dello specchio
Ti sfido, gioca tu al posto mio
Che ogni volta che cado tu me lo rinfacci
E se mi faccio male mi devo vergognare
E se ho paura non lo devo dire
Per un attimo, fammi sentire giudice!
e non giudicato...
Così da non dover pensare ai miei sbagli
annegando i miei pensieri nei tuoi.
Ma tu ilare mi incalzi.
Mentre ti do le spalle,
ecco che di nuovo sulla pista mi spingi.
Codardo, inutile spettro di me stesso
Ricordati che quando cammino sulle lame
sono i tuoi piedi a sanguinare.
trema l'occhio mentre lo guarda.
Non lo sopporto più quello sguardo...
Mi giudica, mi distrugge
Ogni errore... non me ne passa uno.
E' come in una danza a due
Che quando pesti un piede l'altro ti guarda
Ogni singola volta.
Eppure questa canzone io non l'ho mai ballata
Tu, dall'altra parte dello specchio
Ti sfido, gioca tu al posto mio
Che ogni volta che cado tu me lo rinfacci
E se mi faccio male mi devo vergognare
E se ho paura non lo devo dire
Per un attimo, fammi sentire giudice!
e non giudicato...
Così da non dover pensare ai miei sbagli
annegando i miei pensieri nei tuoi.
Ma tu ilare mi incalzi.
Mentre ti do le spalle,
ecco che di nuovo sulla pista mi spingi.
Codardo, inutile spettro di me stesso
Ricordati che quando cammino sulle lame
sono i tuoi piedi a sanguinare.
Re: Pensieri in gocce
il motorino Helpinooo :O)***
ma... ma... ma...
che razza di specchio genovese ti sei preso
se è così sparagnino da restituirti soltanto
la tua figura Help?
E' solo quando lo specchio comincia a restituirti l'immagine del mondo
che tu, deposto finalmente questo giudizio meramente individuale,
urli
Come si fa infatti ad avere due volte ciò che si può avere una volta sola?
^_^
ma... ma... ma...
che razza di specchio genovese ti sei preso
se è così sparagnino da restituirti soltanto
la tua figura Help?
E' solo quando lo specchio comincia a restituirti l'immagine del mondo
che tu, deposto finalmente questo giudizio meramente individuale,
urli
Come si fa infatti ad avere due volte ciò che si può avere una volta sola?
^_^
Re: Pensieri in gocce
Bella domanda, uno specchio che riflette solo me
Beh, se posso permettermi di spiegare, è uno specchio invertito, sicché è l'immagine riflessa a parlare. E l'immagine riflessa non esiste se non c'è una persona che si specchia, quindi dal punto di vista dell'immagine riflessa non esiste specchio che non rifletta lei.
Ma prima di approdare al concetto di specchio e riflesso, volevo collegarmi a una frase molto famosa,ovvero: "Gli occhi sono lo specchio dell'anima"
Se gli occhi sono lo specchio vuol dire che l'anima deve per forza essere esterna. E essendo gli occhi continuamente il suo specchio, l'anima deve essere sempre in vista, a portata degli occhi.
Da qui mi sono posto la domanda, ma che forma può avere la nostra anima? Posso dire che il pettine è la mia anima? Seguendo le poche regole che ho scritto poco sopra potrei dire che persino la pizza che mi cade per terra rigorosamente dalla parte del condimento è la mia anima. Ma no, l'anima deve avere qualcosa in comune solo con noi. E da qui sono approdato al mio personalissimo concetto di anima, ovvero anima come riflesso nello specchio. E io personalmente l'ho sempre a portata di sguardo, in una vetrina, riflessa sul vetro di una macchina, per terra quando piove, negli occhi di un'altra persona.
Ora, è uso comune collegare l'anima alle emozioni, e anche io ho adottato un processo simile, collegando il riflesso alla parte emozionale dell'individuo. Poi usando un processo contro Hegeliano, ovvero affermando che tutto ciò che è razionale è per forza di cose anche reale, ho fatto si che la parte del giudice razionale corrispondesse al corpo reale della persona, che sanguina quando l'anima cammina sulle lame .
Ora che mi sono dilungato a spiegare ho io una domanda per te, non ho capito bene quello che hai scritto, cito:
"E' solo quando lo specchio comincia a restituirti l'immagine del mondo
che tu, deposto finalmente questo giudizio meramente individuale,
urli
Come si fa infatti ad avere due volte ciò che si può avere una volta sola?
^_^"
Cosa intendi?
Beh, se posso permettermi di spiegare, è uno specchio invertito, sicché è l'immagine riflessa a parlare. E l'immagine riflessa non esiste se non c'è una persona che si specchia, quindi dal punto di vista dell'immagine riflessa non esiste specchio che non rifletta lei.
Ma prima di approdare al concetto di specchio e riflesso, volevo collegarmi a una frase molto famosa,ovvero: "Gli occhi sono lo specchio dell'anima"
Se gli occhi sono lo specchio vuol dire che l'anima deve per forza essere esterna. E essendo gli occhi continuamente il suo specchio, l'anima deve essere sempre in vista, a portata degli occhi.
Da qui mi sono posto la domanda, ma che forma può avere la nostra anima? Posso dire che il pettine è la mia anima? Seguendo le poche regole che ho scritto poco sopra potrei dire che persino la pizza che mi cade per terra rigorosamente dalla parte del condimento è la mia anima. Ma no, l'anima deve avere qualcosa in comune solo con noi. E da qui sono approdato al mio personalissimo concetto di anima, ovvero anima come riflesso nello specchio. E io personalmente l'ho sempre a portata di sguardo, in una vetrina, riflessa sul vetro di una macchina, per terra quando piove, negli occhi di un'altra persona.
Ora, è uso comune collegare l'anima alle emozioni, e anche io ho adottato un processo simile, collegando il riflesso alla parte emozionale dell'individuo. Poi usando un processo contro Hegeliano, ovvero affermando che tutto ciò che è razionale è per forza di cose anche reale, ho fatto si che la parte del giudice razionale corrispondesse al corpo reale della persona, che sanguina quando l'anima cammina sulle lame .
Ora che mi sono dilungato a spiegare ho io una domanda per te, non ho capito bene quello che hai scritto, cito:
"E' solo quando lo specchio comincia a restituirti l'immagine del mondo
che tu, deposto finalmente questo giudizio meramente individuale,
urli
Come si fa infatti ad avere due volte ciò che si può avere una volta sola?
^_^"
Cosa intendi?
Re: Pensieri in gocce
Sì, mi pare di aver capito il tuo percorso Help ^_^.
Ogni tanto anch'io mi sorprendo ancora a poetare per la ricchezza consecutiva e ritmica che con la poesia ci approntiamo. Certamente questa faccenda degli occhi presenta anche un aspetto paradossale perché, se dovessimo fisicizzarla e spazializzarla, nulla sembrerebbe vietare di attribuire a quest'anima una forma e vederla in un "fuori" che, però, riferito a me potrebbe diventare un "dentro" e viceversa
Il paradosso a mio avviso si scioglie nel considerare come tu/io/noi tutti sembriamo costruire mentalmente ciò che si verbalizza come "anima".
A me pare che sia senz'altro un concetto consecutivo alla costruzione del soggetto che scaturisce in maniera molto semplice quando a questo soggetto noi si attribuisca una sostanza onde per cui soggetto + sostanza = anima. Visto che tanto il soggetto quanto la sostanza non sono costrutti oggettivi ma categoriali, chiedersi dove sia o che forma abbia è un po' come chiederselo per il sesso, la materia, l'energia o altri costrutti puramente categoriali. Sono dove li vuoi/voglio/vogliamo mettere. Quella dell'urlo di Dioniso è una vocetta dal sen dell'antichità fuggita che piacque tra le altre cose a Nietzsche. Per un po' fui inclinato a pensare in gioventù che fosse puramente un parto della sua fantasia e che il pensiero greco non avesse mai conosciuto una speculazione non dualista. Poi però la disamina degli affreschi della Villa dei Misteri mi convinse del contrario per cui oggi ritengo in via puramente ipotetica che ci fossero arrivati anche loro ma la confinassero in un ambito strettamente esoterico/iniziatico.
Dioniso/l'iniziato/a urlano (di sorpresa? di delusione? di paura?) quando si rendono conto che, avendo solo la propria percezione, non c'è alcun modo di ottenere un percepito che sia diverso dal percepirlo e non si può dunque aver due volte ciò che si può avere una volta sola.
Ora lo specchio restituisce dunque a Dioniso risvegliato l'immagine di quel mondo che non gli può più essere "dato" ma che, in modo costruttivo, dipende esclusivamente da lui ^_^.
Ogni tanto anch'io mi sorprendo ancora a poetare per la ricchezza consecutiva e ritmica che con la poesia ci approntiamo. Certamente questa faccenda degli occhi presenta anche un aspetto paradossale perché, se dovessimo fisicizzarla e spazializzarla, nulla sembrerebbe vietare di attribuire a quest'anima una forma e vederla in un "fuori" che, però, riferito a me potrebbe diventare un "dentro" e viceversa
Il paradosso a mio avviso si scioglie nel considerare come tu/io/noi tutti sembriamo costruire mentalmente ciò che si verbalizza come "anima".
A me pare che sia senz'altro un concetto consecutivo alla costruzione del soggetto che scaturisce in maniera molto semplice quando a questo soggetto noi si attribuisca una sostanza onde per cui soggetto + sostanza = anima. Visto che tanto il soggetto quanto la sostanza non sono costrutti oggettivi ma categoriali, chiedersi dove sia o che forma abbia è un po' come chiederselo per il sesso, la materia, l'energia o altri costrutti puramente categoriali. Sono dove li vuoi/voglio/vogliamo mettere. Quella dell'urlo di Dioniso è una vocetta dal sen dell'antichità fuggita che piacque tra le altre cose a Nietzsche. Per un po' fui inclinato a pensare in gioventù che fosse puramente un parto della sua fantasia e che il pensiero greco non avesse mai conosciuto una speculazione non dualista. Poi però la disamina degli affreschi della Villa dei Misteri mi convinse del contrario per cui oggi ritengo in via puramente ipotetica che ci fossero arrivati anche loro ma la confinassero in un ambito strettamente esoterico/iniziatico.
Dioniso/l'iniziato/a urlano (di sorpresa? di delusione? di paura?) quando si rendono conto che, avendo solo la propria percezione, non c'è alcun modo di ottenere un percepito che sia diverso dal percepirlo e non si può dunque aver due volte ciò che si può avere una volta sola.
Ora lo specchio restituisce dunque a Dioniso risvegliato l'immagine di quel mondo che non gli può più essere "dato" ma che, in modo costruttivo, dipende esclusivamente da lui ^_^.
Re: Pensieri in gocce
Interessante il concetto :p .
Effettivamente per come ho costruito il testo, pare evidente la contrapposizione tra due entità e quindi la tua domanda su come posso avere 2 volte una cosa che devo avere al massimo 1 volta ti rispondo in questa maniera.
Entrambe le parti non si riferiscono a un individuo completo bensì a una parte spaccata .
Ogni parte, per quanto è solo un pezzo dell'individuo completo, nel suo esistere non si percepisce come parte ma come intero, e vive la sua vita come intero. Le conseguenze a cui porta il sussitere di questa parzialità sono il fatto che di ogni avvenimento ogni parte riesce ad assorbirne solo una parte(scusa la ripetizione :p), quella che la coinvolge, e vive la sua realtà avendo il focus solamente su quella parte.
Così l'anima riesce a vedere solo lo sforzo mentre il corpo solo l'obiettivo. Ma solo lo sforzo o solo l'obiettivo non sono l'avvenimento in se. Capisci anche tu dove voglio andare a parare, non sono due punti di vista diversi ma due spaccati di un punto di vista. È come dire ho 1 pensiero o, ho due metà di un pensiero.
Ogni volta che ti trovi di fronte a qualcosa c'è il dato oggettivo e soggettivo, bicchiere mezzo pieno? Oggettivo: è pieno a metà. Soggettivo: Positivo! C'è acqua da bere, Negativo! L'acqua da bere è poca.
E questo anche se a monte di tutto c'è solo un bicchiere e l'acqua che contiene
Effettivamente per come ho costruito il testo, pare evidente la contrapposizione tra due entità e quindi la tua domanda su come posso avere 2 volte una cosa che devo avere al massimo 1 volta ti rispondo in questa maniera.
Entrambe le parti non si riferiscono a un individuo completo bensì a una parte spaccata .
Ogni parte, per quanto è solo un pezzo dell'individuo completo, nel suo esistere non si percepisce come parte ma come intero, e vive la sua vita come intero. Le conseguenze a cui porta il sussitere di questa parzialità sono il fatto che di ogni avvenimento ogni parte riesce ad assorbirne solo una parte(scusa la ripetizione :p), quella che la coinvolge, e vive la sua realtà avendo il focus solamente su quella parte.
Così l'anima riesce a vedere solo lo sforzo mentre il corpo solo l'obiettivo. Ma solo lo sforzo o solo l'obiettivo non sono l'avvenimento in se. Capisci anche tu dove voglio andare a parare, non sono due punti di vista diversi ma due spaccati di un punto di vista. È come dire ho 1 pensiero o, ho due metà di un pensiero.
Ogni volta che ti trovi di fronte a qualcosa c'è il dato oggettivo e soggettivo, bicchiere mezzo pieno? Oggettivo: è pieno a metà. Soggettivo: Positivo! C'è acqua da bere, Negativo! L'acqua da bere è poca.
E questo anche se a monte di tutto c'è solo un bicchiere e l'acqua che contiene
Re: Pensieri in gocce
Ben detto Helpino!
Un po' come gli occhi che possono essere un tutto/intero quando siano considerati in relazione alle loro parti costitutive, retina, cristallino, sclera ecc o come parti in relazione al resto del corpo umano pur rimanendo gli stessi occhi ^_^
Il che incidentalmente ci indica in senso squisitamente non dualista che anche i concetti di tutto/intero e parte sono totalmente categoriali ed indicano un nostro operare indipendente dall'oggetto della percezione. Diciamolo a bassa voce però che se passa di qui project e legge "sclera" magari non capisce e ci appioppa un TSO per atteggiamenti manifestamente schizofrenici
^_^
Un po' come gli occhi che possono essere un tutto/intero quando siano considerati in relazione alle loro parti costitutive, retina, cristallino, sclera ecc o come parti in relazione al resto del corpo umano pur rimanendo gli stessi occhi ^_^
Il che incidentalmente ci indica in senso squisitamente non dualista che anche i concetti di tutto/intero e parte sono totalmente categoriali ed indicano un nostro operare indipendente dall'oggetto della percezione. Diciamolo a bassa voce però che se passa di qui project e legge "sclera" magari non capisce e ci appioppa un TSO per atteggiamenti manifestamente schizofrenici
^_^
Re: Pensieri in gocce
Bah... comunque quando credi di aver toccato il fondo della genovesaggine di certi specchi cominci a scavare
https://www.youtube.com/watch?v=qW_gKJzJKNw
https://www.youtube.com/watch?v=qW_gKJzJKNw
Re: Pensieri in gocce
Spesso mi son detto
Che senza emozioni era meglio
Che non importava il viaggio ma il punto di arrivo
E che TUTTO e subito è meglio di TUTTO
E poi..
Piangere era un po' come perdere
E l'attenzione a ridere senza far rumore
E a gioire ma non troppo, che tanto si cade ancora.
Ho cercato di promettermi
Di essere migliore
Ma ora che non piango, non rido e non odio
Mi sento così vuoto...
Son qui
Con la consapevolezza
Di non essere meglio di ieri
Con la magra consolazione
Di non essere peggio di ieri
Che senza emozioni era meglio
Che non importava il viaggio ma il punto di arrivo
E che TUTTO e subito è meglio di TUTTO
E poi..
Piangere era un po' come perdere
E l'attenzione a ridere senza far rumore
E a gioire ma non troppo, che tanto si cade ancora.
Ho cercato di promettermi
Di essere migliore
Ma ora che non piango, non rido e non odio
Mi sento così vuoto...
Son qui
Con la consapevolezza
Di non essere meglio di ieri
Con la magra consolazione
Di non essere peggio di ieri
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Re: Pensieri in gocce
Bellissima Help!! L'ho letta ed è stata un flash! Un piccolo capolavoro di verità!
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Re: Pensieri in gocce
Complimenti Help: bellissima poesia che racchiude profonde verità...quando vuoi ci fa piacere leggere altre tue rime