Spiritualità e omosessualità

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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Prometeo
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Prometeo » mercoledì 27 marzo 2013, 16:34

Elsa, conosco quella festa, non vi ho mai partecipato, ma so di che si tratta.
Come mai me lo chiedi?
A presto!

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konigdernacht
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da konigdernacht » mercoledì 27 marzo 2013, 17:00

Come ho detto in passato, seguo la discussione con molto interesse e voglio intervenire con due riflessioni su un fatto che mi ha colpito, relativamente alla lettura (e adesione) di Prometeo rispetto alle prescrizioni che il Catechismo da riguardo alla omosessualità, che poi voglio ricollegare ad una idea più generale dell'esegesi ed ermeneutica della Bibbia, che Prometeo ha puntualmente definito.

Relativamente all'omosessualità, il Catechismo parla appunto di "atti omosessuali" e non di "essere omosessuale", distinzione che già a suo tempo fece Tommaso d'Aquino. Effettivamente, come fa notare Prometeo, la Bibbia parla appunto poi dell'essere omosessuale e come vediamo non c'è poi riscontro diretto tra questa essenza deprecata dalla Bibbia e l'accettazione dell'essere ma non nell'agire dell'omosessuale come riporta il Catechismo. Questa è chiaramente una lettura STORICIZZATA della Bibbia, e noto che la parola STORIA è assai assente nel nostro discorso.
Il motivo principe per cui la sessualità nella Bibbia deve seguire l'ordo naturae, ossia finalizzata sempre alla procreazione, è molto semplice: non ci si deve masturbare, non bisogna darsi agli atti omosessuali per non sprecare seme utile per procreare tanti figli che daranno seguito alle tribù ebraiche (e alla religione). Nella lettura del vecchio testamento, io leggo molto il messaggio di popolo-minoranza perseguitato che voleva "conquistare" il mondo con il numero.
Questo è a mio avviso la lettura STORICA, nonché primariamente BIOLOGICA, che bisogna dare alla prescrizione ebraico-cristiana dell'unione dell'uomo e della donna. Penso questa sia una visione abbastanza "primordiale" e che 5000 anni di cammino umano possano aver insegnato qualcosa in più.

Facendo adesso il passo successivo più generale, riporto due medesime letture:
1) la prima è relativa ad una ben nota questione cara ai Testimoni di Geova, ossia il rifiuto delle trasfusioni di sangue in base ad un passo del Levitico, in cui si dice di non ingerire sangue. I TdG dimenticano la lettura STORICA del passo, ossia il motivo storico per cui si prescrisse: sia per evitare malattie portate dall'animale sia per distanziarsi dai "pagani" che facevano riti sacrificali con il sangue di animali. Peraltro, c'è un altro passo in cui si pescrive di non mangiare il grasso ma chissaperché, questa parte viene saltata.
2) la seconda è relativa a un fatto che si ripete più volte nel Pentateuco, relativamente ai rapporti omosessuali: si fa cenno ad un uomo ebraico, solitamente capo di tribù, che ospita in casa sua un altro uomo che però ha dei nemici. Questi si recano nella casa del capotribù per richiedere l'ospite e per dire apertamente di volergli fare violenza (sodomizzarlo). Tale capotribù è disposto a dare la sua figlia vergine a questi bruti pur di non avere il suo ospite violentato poiché per gli Ebrei l'ospitalità è sacra.
Ora, non sappiamo se questi fatti sono chiaramente veri, ma attraverso questo racconto si denota innanzitutto la matrice "favolistica" della Bibbia con la presenza di topoi letterari ricorrenti, e poi la ricorrenza omosessuale-male che ritorna, viene corrobarata e resa essa stessa un topos. Oggi tale posizione del padre è deprecata dai cristiani (penso anche dagli ebrei) e sempre ad oggi questa scena colpisce per la violenza e inumanità sconcertante, non unica e reiterata in tutto il Vecchio Testamento.

Questi due esempi (se ne potrebbero fare altri) li ho riportati per esprimere una mia personale opinione: oltre ad essere un libro di favole, la Bibbia è stata presa ed interpretata come meglio si prestava dagli uni o dagli altri lungo un percorso STORICO di continui cambi - che generano nuove "chiese" - e passaggi - "paradigmi" come li chiama Hans Kung. Come si può credere ad una istituzione che fonda la sua credenza su questi fatti-racconti?

Mostrando sempre piena stima e ammirazione per la fede incrollabile di Prometeo, saluto e continuo a seguire il discorso
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
wir alle gestürzt in ewige Nacht

Calymero
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Calymero » mercoledì 27 marzo 2013, 21:29

OK Prometeo, grazie per le delucidazioni, ora è chiaro anche a me che condividi quelle posizioni e ti impegni per conciliarle con il tuo essere gay. Ovviamente io non le condivido.
Mi fa piacere che tu riesca a scorgere tra quelle righe uno spiraglio di luce. Io continuo a trovarle inquietanti. Ti dirò, per me fa davvero poca differenza che si definisca depravato l’atto omosessuale e non l’essere omosessuale: sono due facce della stessa medaglia. Se sono gay, evidentemente sarò portato spontaneamente ad innamorarmi di persone del mio stesso sesso, e se mi innamoro, amerò con anima e corpo. Se mi precludo questa possibilità semplicemente perché “così è scritto” e mi impongo una castità forzata, per me equivale a condannarmi a vivere una vita miserabile. Ripeto, per me. Per te a quanto pare non è stato e non è così, hai trovato la verità e la gioia di vivere sposando appieno questi precetti. Come ho detto precedentemente: buon per te.
Anche io non giudico, semmai mi preoccupo. Perché, al di là della posizione personale che può assumere un gay di fronte a ciò che dicono tali documenti (e dei conti che ognuno di noi alla fine fa con la propria coscienza), non dimentichiamo che tali passi sono rivolti a tutti i fedeli, eterosessuali compresi, e in certi casi e contesti le parole sono pietre. In quelle parole è insito un messaggio a mio vedere davvero subdolo che suona così “fratelli, gli omosessuali sono pur sempre creature di Dio (porelli), quindi dobbiamo tollerarli, anche se nel loro essere è intrinseca una tendenza verso un comportamento deplorevole dal punto di vista morale e oggettivamente disordinato; ovvero, anche se sono per loro natura inclini al peccato”. E scusa se è poco l’inciso degli - anche.
Oltre al danno la beffa: al di là del sacrifico enorme che verrebbe chiesto nel reprimere le voglie e inibire i sensi per tutta la propria esistenza, bisogna anche addossarsi il peso di essere percepiti come qualcuno che è oggettivamente portato ad avere comportamenti immorali per via di una tendenza che è semplicemente innata?
Io personalmente non cerco compassione. Voglio essere quello che sono, e voglio essere felice. Ed il mio essere inevitabilmente si manifesta con i sentimenti, con le sensazioni, e con la stessa fisicità.
E sia, la morale sessuale cattolica è rigida a prescindere, ma non diciamo che per gli etero vale lo stesso discorso: credo che a nessun fedele etero è richiesto di portare una simile “croce”, perché nessuno di loro si sente dire già in partenza che ha una tendenza intrinseca a compiere atti depravati, cioè un qualcosa che ti segna a vita.
Per tornare alla mia reale preoccupazione, questa riguarda l’evidente potenziale discriminatorio di fondo che si cela in quelle righe, che ti invito a non sottovalutare, poiché inevitabilmente si ripercuote nella società, che nei fatti è ben lungi dalla compassione e rispetto paventati... Chissà perché, quando c’è da discriminare, persino nelle stesse sedi istituzionali, quasi sempre ci si risveglia fervidi cattolici adducendo ad argomentazioni del tipo “l’ordine naturale delle cose”, “Dio ha creato l’uomo e la donna”, “l’omosessualità è contro natura”, “anche nella Bibbia è scritto che”, “anche il Papa ribadisce che” e via discorrendo.
E soprattutto, vorrei che i ragazzi gay non debbano più crescere tormentati per via di questo conflitto interiore indotto. Aggiungo: Dio ci ha dato la ragione, ma perché non usarla?
Detto ciò lascio anche io la discussione, non avrei altro da argomentare ed evidentemente (come è stato detto) non si può capire se non si “è dentro”, se non si vive questa profonda “spiritualità ecclesiale” che in effetti non mi contraddistingue.
Saluti a tutti, vado a bere una birretta! :)

Prometeo
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Prometeo » giovedì 28 marzo 2013, 1:18

Carissimi Tutti,
con qto post, che sarà il mio ultimo scritto, chiedo ufficialmente al Moderatore di cancellare la mia iscrizione al forum, alla chat e a tutto ciò che riguarda qta realtà.
Chiedo a lui qta cortesia perchè non sono esperto e non so come dovrei farlo diversamente.

Con voi mi sono trovato benissimo, con tutti voi, a partire dal mio Amico Alyosa col quale tanto ho disputato. Non rinnego nulla, siete stati tutti meravigliosi, tutti squisiti e anche le piccole frizioni sono state parte bella del nostro conoscerci.
Non vado via per colpa vostra, nessuno mi ha fatto nulla di male, nessuno si è comportato male, nessuno mi ha offeso, voi in qta mia scelta non avete alcuna responsabilità.

Dirvi il perchè, sarebbe troppo complicato e siccome non voglio usare la menzogna, vi dico solo che vado "per motivi personali", lo so è come dire niente, però è l'unico modo per farvi presente che la ragione del mio andarmene sono solo io. Non è per voi, non è per la mia fede, non è per la Chiesa, la causa sono solo io.

Conserverò di voi tutti un ricordo bellissimo, qta è stata la mia prima e unica esperienza in qto campo: non poteva andare meglio.
Vi chiedo, come ho fatto al mio primo post, di perdonarmi se in qualche modo posso avervi offeso, posso avervi ferito, so adesso, dopo tutti qti giorni, che saprete scusarmi perchè avete un cuore grande.
Con domani non mi collegherò più al forum neppure come semplice visitatore, quindi se mi risponderete non vedrò i vostri messaggi.
Perdonatemi, ma non ho altra scelta.
Vi voglio Bene!
Il vostro, per sempre, Prometeo.

Alyosha
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Alyosha » giovedì 28 marzo 2013, 1:59

A volte l'effetto ottenuto è quello desiderato, entrare con un argomento così "pesante" non poteva che stordire, mi spiace soltanto perché stavano cominciando a crearsi le premesse per un confronto più autentico, ma non ti va di parlarne e rispetto la tua scelta. Che dirti l'indirizzo c'è l'hai, ricontattarci non sarà un problema. Nella vita ho imparato a dire arrivederci, ci si rivedrà se non altro per la biretta, magari ce la prendiamo nella pausa durante lo smistamento ;).

Elsa
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Elsa » giovedì 28 marzo 2013, 2:23

Un po' me l'aspettavo....
Spesso Prometeo mi ha dato l'impressione di cercare attraverso gli altri un
confronto principalmente con se stesso, in fin dei conti, e non tanto frà le righe
lui stesso lo ha detto....

barbara
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da barbara » giovedì 28 marzo 2013, 9:56

Caro prometeo, in questo forum succedono cose inattese. Il tuo arrivo ha stupito molti , ma ha prodotto un confronto molto interessante. Certamente ogni luogo ha il proprio stile di comunicazione, al quale abituarsi non sempre è facile.
Una cosa che accade qui ad esempio è che la confidenza scatta immediatamente e la vicinanza a volte supera le nostre aspettative. Più che un forum è diventato una comunità,(dico una cosa che qualcuno non condivide sapendo di dirla) e chi legge non è mai abbastanza preparato a questo. A volte è proprio necessario , se ci si sente invasi, recuperare una distanza . Io per esempio non ero affatto preparata all'idea che qui avrei trovato degli amici così importanti per me. ma è indubbio che è stato un cambiamento anche faticoso.
Ti auguro sinceramente per il futuro di trovare quello che cerchi , che sia qui o altrove. E' stato un bel confronto. :) Alla prossima! ;)

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marc090
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da marc090 » giovedì 28 marzo 2013, 11:56

Procedo alla disattivazione dell'account. A presto ad ogni modo (per contattarci non esitare ad utilizzare la mail dedicata: progettogay.staff@gmail.com)
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Ilex
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Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Ilex » sabato 30 marzo 2013, 2:39

Ecco!
Finisco ora di leggere tutto e scopro che il protagonista è scomparso benedicendoci tutti... :(
Mi aveva appassionato la lettura di questo topic!
Personalmente credo che la sessualità sia un dono di Dio, che il piacere del sesso non possa essere considerato la componente egoistica di un rapporto d'amore, anzi, chi ama e fa l'amore con la persona amata, sa bene che la massima soddisfazione nel farlo sta nel produrre godimento per l'altro... Se Dio ha creato il piacere sessuale non penso l'abbia fatto per mettere l'uomo alla prova, testando la sua capacità di resistenza ad esso, o peggio di rinuncia assoluta, sarebbe stato un atto un pochino sadico a mio avviso, piuttosto credo che abbia voluto dare all'uomo la possibilità di sperimentare la gioia anche fisica della condivisione di un bene grande come l'amore tra due persone. Magari potrei condividere la considerazione che il sesso fuori dall'amore, si svuoti di molto del suo valore, ma non giudico chi ricorre ad esso con finalità esclusivamente ludiche, infondo la ricerca del piacere di per sé non ha il fine di danneggiare nessuno, semmai l'ossessione del sesso e le perversioni violente e coercitive generano dolore!
Essendo io ben più navigato nella Fisiologia che nella Filosofia, mi sentirei di evitare ulteriori divagazioni dottrinali, ma di aggiungere una considerazione:
mai la ricerca del piacere dovrebbe far venir meno il rispetto della propria ed altrui salute, che potremmo considerare il primo fra tutti i doni coi quali Dio ha fregiato la corporeità umana, e così pure il valore attribuito ad una rinuncia mai dovrebbe compromettere una funzione fisiologica fondamentale qual'è quella riproduttiva, mi permetto a tal proposito di indicare come l'astinenza forzata all'eiaculazione (che sia nel sesso tra 2 persone oppure nella masturbazione) possa rappresentare un importante stress per la ghiandola prostatica!

In conclusione vorrei dire che io ho capito di amare completamente il mio ragazzo la prima volta che abbiamo fatto l'amore, perché mi sono sentito una cosa sola con lui...

Prometeo
Messaggi: 54
Iscritto il: domenica 17 marzo 2013, 18:34

Re: Spiritualità e omosessualità

Messaggio da Prometeo » giovedì 18 aprile 2013, 15:58

Carissimi!
Sono tornato!
Come vi avevo scritto nel salutarvi c’erano delle cose personali che dovevo sistemare, non è stato facile, sono stati momenti abbastanza complessi, però alla fine sono riuscito a portare chiarezza dove non c’era. E quindi ho ripensato subito a voi, Grazie anche alle amorevoli parole di Project che ho ricevuto appena uscito e col quale sono rimasto sempre in contatto.
Per certi versi la mia vita è un po’ cambiata, adesso ho degli impegni in più, forse non potrò essere sempre così presente come all’inizio, quindi non offendetevi se non risponderò sempre subito.
Ribadisco che non sono andato via per le vostre osservazioni, per il forte dibattito nato, insomma per qualcosa che mi avete fatto, ma solo perché dovevo mettere ordine dentro di me, chiarirmi e avevo bisogno di un po’ di silenzio.
Spero non vi siate offesi o risentiti.

Dato che nell’andarmene non ho risposto ad alcuni che mi avevano scritto, per correttezza lo faccio adesso.

Al Moderatore Globale

L’affondo storico che fai, o meglio la sua precisazione e puntuale sottolineatura, andrebbe molto approfondito perché senò rischia di essere una pennellata su una grande tela bianca che non permette una corretta valutazione d’insieme. Certo, c’è un aspetto storico nella questione, anche qto ha avuto il suo impatto, ma non credo sia l’unico né il principale.
Non darsi alla masturbazione, ai rapporti prematrimoniali, agli atti omosessuali, all’adulterio, rientrano tutti in ciò che la Scrittura chiede di non fare, ma la ragione non è “ la dispersione del seme”, non siamo fiori preziosi che devono evitare dispersioni polliniche.
La ragione è di natura soprannaturale, cioè riguarda il rapporto Grazia-peccato.
Le pratiche sopra citate sono tutte estranee alla legge di Dio, perché hanno a che fare con la purezza di spirito di cui parla Gesù nel Vangelo e che è richiesta ad ogni Suo discepolo.
Infatti nel Vangelo, se ricordi, non si parla solo di “atti” concreti, ma prima di tutto di “pensieri”, sui quali Gesù si sofferma molto e anche di più rispetto agli atti.
Beh, certo, tutto parte prima dalla mente dell’uomo.

Il libro del Deuteronomio, è un libro che riguarda la legge data ad Israele, ovviamente nessuno si sogna di prenderlo come archetipo morale per i cristiani di oggi. E’ un testo normativo, con dentro delle riflessioni importanti anche su altre questioni, ma non è per normare la nostra vita, senò addio pasta allo scoglio!

Circa quanto scrivi sulla famiglia di Lot della quale si parla in Genesi, mi permetto di dissentire.
Qui la cosa che ci viene trasmessa è che l’ospitalità verso il forestiero è essenziale, perché alle volte si possono ospitare Angeli senza saperlo, come fu appunto il caso di Lot che ospitò i due Angeli che poi distrussero Sodoma e Gomorra. Niente di favolistico in qto, ma un atto di Carità meraviglioso e altissimo che tanto c’insegna. Inumanità? Perché? Non si può fare una vera critica letteraria se si estrapola il testo dal suo contesto storico, in qto sei caduto nella contraddizione (visto che poco prima ti sei concentrato proprio sull’importanza della Storia), un passo fatale per un critico. :o :roll: Nella loro cultura, secondo la loro normativa, quel gesto era correttissimo, sono rimasti fedeli al loro modello culturale, qto è essere inumani? No, qto è essere incarnati in una storia, appunto. Certo, oggi si è compreso che non c’è bisogno di arrivare a tanto, ma qui sotto ci sta come ho detto un grandissimo insegnamento, attraverso espressioni esistenziali così paradossali ci vengono offerti modelli di vita di grande spessore.

Quindi niente favolette, ma un testo che va letto nel suo insieme, capito e compreso attraverso una seria opera ermeneutica, dove interpretare non deve essere tradire.
Si certo, al caro Kung, si può dire che è vero, la Scrittura è stata usata per i propri comodi forzandone il messaggio non poche volte, forse anche lui di tirate ne ha date non poche e di pasticci ne ha fatto altrettanti, perché invece non prendere a modello l’amato S.Francesco che diceva di amare la Scrittura e applicarla “sine glossa”? Grande uomo, sto poverello di sé stesso!


A Calimero

Quanto scritto mi sento di condividerlo in pieno, trovo nel tuo dire una profonda logica che anche se non condivido l’apprezzo molto.
Certo, in certe espressioni ecclesiali si respira qt’aria discriminatoria e fa male, non credo che poi corrisponda anche nella vita pratica, però in linea teorica da comunque fastidio. Sarò ingenuo, però non credo sia mossa da cattive intenzioni, dalla volontà di ferire.
Personalmente non credo assolutamente che una persona omoss debba essere compatita o sia oggettivamente portata al male per la sua tendenza, ma credo che come ogni persona ciascuno di noi sia portato al male a motivo della concupiscenza che ci portiamo dentro dal peccato originale. Tanti ragazzi, credo sarebbero meno tormentati se avessero avuto modo di cogliere il potenziale umano contenuto nel Vangelo attraverso la testimonianza di tanti bravi cristiani. Nella mia vita ho incontrato ottime persone, ottimi credenti che mi hanno trasmesso qta bellezza ed è qta che mi continua a sedurre. Poi c’è tutto il tema fantastico del rapporto con Gesù che mi piacerebbe un giorno poter sviluppare meglio, qto credo sia il fulcro di tutto, la ragione portante di ogni scelta cristiana, di una vita vissuta come Suoi discepoli.
Grazie comunque per quanto hai scritto, mi è di grande utilità.

A ILex

Eccomi qui, carissimo! E poi comunque nessuna benedizione! Solo un saluto. :|
La tua riflessione mi trova in perfetto accordo. Hai scritto delle cose che qualsiasi Papa potrebbe sottoscrivere, se fossero riferite al matrimonio, cioè dentro il sacramento.
Sul ludico forse qualche appunto lo farebbe, ma possiamo passarci sopra.
Mentre circa lo stress della ghiandola prostatica: beh, mi sembra un tantino forte.
Sai bene che lo sperma prodotto e non espulso viene in parte riassorbito a livello ematico e in parte espulso con le polluzioni notturne, quindi come vedi nessuno stress. Il corpo sa regolarsi bene da solo senza bisogno di interventi speciali da parte nostra.
Del resto credo che Gesù quando ci ha proposto la purezza avesse bene in mente la nostra fisiologia, personalmente credo di potergli dare credito.

Ecco, credo di aver risposto a tutti coloro che erano rimasti senza risposta, spero di aver toccato tutti gli aspetti sollevati.

A presto e un abbraccio!

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